Alla cerimonia in ricordo dei Caduti della corazzata Roma, affondata il 9 settembre 1943 da velivoli tedeschi, il giorno dopo l’armistizio, era presente l’unico superstite. Gustavo Bellanzini, 101 anni di La Spezia, che in quel momento si trovava a poppa della grande nave. "Fu una tragedia immensa. Io fui recuperato e portato a Mahon, a Minorca. Sono qui per onorare i miei commilitoni".
Gustavo ha testimoniato, negli anni passati, la tragedia della Roma dove perirono in un inferno di fuoco 1.352 marinai, tra i quali il comandante Adone Del Cima, di Torre del Lago, e i viareggini Francesco Bertelli, Fabrizio Bertuccelli, Angelino Guidi, Cairoli Parducci, Aris Barsottelli, Alfio Zappelli e Rodolfo Morescalchi. Dopo i saluti del presidente dei Marinai d’Italia, Maurizio Tonazzini, ha parlato il vicesindaco Valter Alberici: "Viareggio ricorda come sempre i Caduti della Roma e siamo onorati di avere con noi Gustavo Ballanzini. L’anno prossimo, per l’ottantesimo, saremo ancora qui per una cerimonia importante". Il comandante in seconda della Capitaneria di Porto, Alessandro Sarro, ha rimarcato che "La Marina Militare fa parte integrante della nostra nazione. E ancor di più quando partecipiamo a eventi come questo".
W.S.