
Uno scorcio di Capezzano Monte, frazione che ha visto l’intera comunità adoperarsi per dare una casa al senzatetto
È un’autentica favola di Natale quella scritta a Capezzano Monte. Quella di una comunità intera che unisce le forze e trova una sistemazione a una persona che da oltre un anno e mezzo viveva in luoghi di fortuna. Una storia che ha visto la sinergia di tutte le anime del borgo: dalla Filarmonica al Coro Versilia, dalla contrada La Collina al Comitato paesano, dalla Misericordia al parroco don Edoardo Butta. Tutto iniziò il 29 aprile 2023, quando un residente di Capezzano si ritrovò in mezzo alla strada.
"Quel giorno – scrive la comunità di Capezzano – siamo rimasti sgomenti nel vederlo dormire in macchina. Molti gli hanno portato cibo, coperte e vestiario. Poi la Misericordia ha provveduto a pagargli il cibo agli alimentari del paese e ad affiancargli una volontaria per dargli un supporto psicoeducativo. In attesa di una soluzione migliore, grazie al supporto del Comitato paesano è stato provvisoriamente trasferito nei bagni pubblici del parco. Non il luogo migliore per vivere, ma almeno aveva il comfort del bagno, una fontana per bere e lavarsi e un avanbagno capiente dove sistemare un tavolino per mangiare e una branda su cui dormire". La comunità ha quindi allertato i servizi sociali, il sindaco Alberto Giovannetti e l’assessore al sociale Tatiana Gliori, mentre la sezione degli alpini nel giugno 2023 ha deciso di ospitare il senzatetto nella propria sede. Pian piano sono arrivati altri aiuti, dal cibo donato dall’associazione “Grano“ alla doccia calda assicurata dal Progetto comunità aperta (Pca) gestito da Nando Melillo. Poi il ricovero in ospedale a causa di un incidente. "L’Asl voleva rimandarlo dagli alpini – concludono – ma ci siamo rifiutati visto che non era un ambiente idoneo per un convalescente. Abbiamo lavorato in rete e dal 1° dicembre è riuscito a trovare una casa alla Traversagna grazie al Comune che gli pagherà un anno di affitto: la nostra lotta contro la burocrazia ha avuto un lieto fine".
d.m.