
La vecchia mostra nautica in Darsena
Attenzione a non cadere nel solito piagnisteo viareggino, quell’autocelebrarsi al contrario, dietro il quale si nascondono limiti caratteriali e strutturali: visto che sono i giorni del Salone della nautica di Genova, calza a pennello ricordare come il primo salone galleggiante – ovvero con le imbarcazioni in mostra in acqua e non a ‘secco’ – è nato a Viareggio nel 1983. Teatro di quell’appuntamento epocale fu la Nuova Darsena, tanto per rinfrescare la memoria, e fa un certo effetto vedere sfilare sul palcoscenico della memoria tanti personaggi che a quell’idea e a quel progetto avevano dato risorse, ingegno, e moneta sonante.
La prima edizione della Mostra della Nautica di Viareggio andò in onda in primavera, in uno di quei periodi popolati di ponti festivi che sono un babà per le categorie che vivono di turismo: dal 16 al 25 aprile, nove giorni intensi a più non posso di eventi collaterali alla mostra vera e propria con decine di imbarcazioni in acqua in grado di solleticare e sollecitare gli interessi di chi… aveva intenzione di far si la barca. La rassegna viareggina si sviluppava soprattutto sulla banchina nella nuova Darsena a Levante, in grado di accogliere oltre 130 imbarcazioni di gran premio e tecnologia all’avanguardia, il tutto condito da decine e decine di stand, coperti e scoperti, di aziende del settore, il meglio della genialità e delle ‘mani ispirate’ dell’artigianato navale viareggino. Insomma per Viareggio quei dieci giorni furono da copertina con gli occhi del mondo della nautica che guardavano con interesse (e da qualche parte anche con una punta di invidia) quel brulicare di imprenditori, possibili acquirenti e tanto pubblico.
E per concludere, un doveroso omaggio a tutti i componenti del consiglio di amministrazione della società organizzatrice della Mostra della nautica di Viareggio: una carrellata di personaggi che hanno dato molto alla città e che vale la pena ricordare: presidente, Franco Anselmi Boretti; vice-presidenti, Sergio Breschi e Domenico Frati; consiglieri: Vincenzo Annibaldi, Giuseppe Balducci, Lorenzo Benetti, Rodolfo De Ambris, Sauro Del Dotto, Alessandro Fabroni (anche in veste di segretario), Paolo Fiori, Oreste Giannessi, Arturo Giusti, Federico Landucci, Giovanni Musetti, Filippo Picchiotti, Franco Ronconi, Antonio Sostegni; collegio sindacale composto da Alberto Pozzi, Carlo Martelli e Pietro Giomi.