SERGIO IACOPETTI
Cronaca

Il Piazzone perde pezzi, Lazzarini chiude i battenti

Dopo 23 anni di lavoro, il 30 settembre la salumeria cesserà l’attività: "Ci sarebbe tanto piaciuto allargarci per diventare una gastronomia"

La storica salumeria Lazzarini al Piazzone

Viareggio, 17 agosto 2023 – Il Piazzone perde un’altra delle sue attività storiche. Il 30 settembre, "a meno che la merce in magazzino non si esaurisca prima", la Salumeria Lazzarini abbasserà la sua saracinesca dopo 23 anni di attività. Per i titolari, Silvano e Patrizia Lazzarini, una decisione sofferta ma non procrastinabile.

Signor Silvano, perché questa decisione inattesa?

"Semplicemente le nostre due figlie hanno intrapreso percorsi professionali diversi".

Una decisione quindi dettata da motivazioni personali, non inficiata dai continui ritardi sull’inizio dei lavori di riqualificazione della zona?

"Esatto. Avevamo già stipulato un precontratto con la Mercato Srl per l’affitto di due nuovi fondi al posto di quello attuale".

Dove vi sareste spostati?

"Saremmo rimasti sempre in via Fratti ma più rivolti verso nord. A noi sarebbero toccati gli ultimi due fondi verso via San Martino".

Che progetto avevate in mente?

"Da salumeria saremmo diventati più una gastronomia, allargandoci".

Suo fratello Stefano è stato vice presidente del consorzio Il Pellicano. Che idea si è fatto del Piazzone che verrà?

"Dato che la politica locale non si è dimostrata capace di preservare una zona così importante, da un punto di vista commerciale sono sempre stato favorevole a una gestione privata. Certo, avrebbe comportato un aggravio sul canone degli affitti, ma credo non ci fosse altra alternativa".

Il Piazzone era il cuore pulsante della città...

"Prendo ad esempio il loggiato centrale. Era un susseguirsi di attività. Adesso è completamente abbandonato".

Questo stato di abbandono ha portato anche ad un minor giro di affari e a maggior insicurezza?

"Partiamo dalla sicurezza che è il primo problema: troppi bivacchi e sporcizia ma mai, è bene dirlo, abbiamo subito furti o rapine. Sulla questione del minor giro ho una idea personale. Secondo me tante attività, in particolare quelle storiche, non hanno capito che la clientela bisogna mantenersela e stimolarla evolvendosi sempre. Il ‘caschin tutti vì’ non funziona più. Il consumatore vuole qualità, cosa che noi abbiamo sempre dato".

Il problema numero uno del Piazzone?

"Una cosa semplicissima: la mancanza dei servizi igienici".

Ma i lavori di riqualificazione quando partiranno?

"È un continuo slittamento ed un rimbalzo di via libera tra Soprintendenza e Belle Arti. Spero il prima possibile perché la burocrazia è una nemica del commercio".