Il Pd vince la battaglia contro i non tesserati

Il Tribunale ha respinto il ricorso dell’ex sindaco Betti e altri Dem a cui non era stata rinnovata l’iscrizione precongressuale al partito

Respinto il ricorso contro il Pd che era stato presentato da cinque ex iscritti ai quali non è stata rinnovata la tessera, e che quindi non hanno potuto partecipare e votare all’ultimo congresso comunale e territoriale. Il Tribunale di Lucca ha rigettato il ricorso e ha condannato al pagamento di 4 mila euro di spese processuali l’ex sindaco Leonardo Betti, Gianmarco Romanini, Gemma Borin, Grazia Sinagra e Battista Ceragioli.

I ricorrenti erano tutelati dall’avvocato Stefano Genick, il Pd rappresentato dall’allora commissario Marco Simiani era difeso dall’avvocato Nicola Pignatelli. I ricorrenti avevano chiesto la sospensione del provvedimento che aveva negato loro il rilascio della deroga, e l’ordine del Tribunale al Pd di effettuare l’iscrizione o in alternativa il riesame della richiesta di rinnovo delle tessere. Il giudice ordinario, riconosciutosi competente per giurisdizione, ha considerato inammissibile il ricorso d’urgenza ex articolo 700 del Codice di procedura penale, rinviando a quanto previsto dagli articoli 23 e 36 del codice civile relativi alle associazioni non riconosciute come i partiti politici. Ma ha anche aggiunto che è valida l’applicazione dell’articolo 8 del tesseramento del Pd, del quale è stata rispettata la comunicazione del commissario alla commissione di garanzia territoriale, la cui decisione è stata riformata dalla commissione di garanzia regionale, organo del Pd regionale: però, è scritto nella sentenza, i ricorrenti non hanno citato in giudizio il Pd della Toscana, che è invece il soggetto che ha preso la decisione contestata in Tribunale. Inoltre i 5 ex iscritti non si sono rivolti alla commissione di garanzia nazionale, rinunciando liberamente a instaurare il contraddittorio interno. Il giudice, in conclusione, ha asseverato che il Pd ha rispettato, nel caso sollevato da Betti e altri quattro, le regole procedurali fissate dal Regolamento del tesseramento e del Regolamento delle commissioni di garanzia.

"Esprimo soddisfazione – ha detto ieri sera il segretario comunale del Pd Filippo Ciucci – – perché è una chiara e inequivocabile vittoria del Partito democratico e soprattutto il riconoscimento dell’operato legittimo del suo ex commissario, Marco Simiani, e la dimostrazione che abbiamo agito con senso di appartenenza e nell’interesse del partito. Il giudice si è espresso sia da un punto di vista formale sull’inammissibilità del ricorso, sia entrando nel merito e facendo riferimento anche ai documenti statutari del Pd, che sono stati tutti rispettati. Siamo da sempre un partito inclusivo, aperto e rispettoso delle idee e continueremo ad esserlo, senza mai dimenticare che all’interno di ogni organizzazione vigono delle regole e che è nostro dovere farle rispettare. Ringrazio l’avvocato e il Partito democratico regionale per il supporto che ci ha garantito. In questo senso, l’ordinanza è una vittoria per tutto il Pd della Toscana. Il partito di Viareggio, chiudendo anche questa questione legata al commissariamento, adesso deve guardare avanti con lucidità e serenità".

Beppe Nelli