MARTINA DEL CHICCA
Cronaca

Il lungo iter per il nuovo Piazzone "I ricorsi? Non ci preoccupano"

Il progetto di recupero è al vaglio della Sovrintendenza, dopo i chioschi chieste integrazioni sui restauri. Tognetti: "È un percorso complesso, ma non ci scoraggiamo. Spero che gli operatori non si stanchino".

di Martina Del Chicca

Non entra nello scontro tra commercianti e Comune Francesco Tognetti, presidente della Mercato Srl. La società, della galassia Ipersoap, che ha ottenuto in concessione per 39 anni i loggiati di piazza Cavour a fronte di un progetto di riqualificazione che – prima del rincaro delle materie prime – poggiava su un piano economico da circa 7milioni di euro. E non ha neppure intenzione di mollare la sfida: "Sapevamo che sarebbe stata un’operazione complicata, ma siamo anche orgogliosi di partecipare al rilancio del mercato".

Il ritardo per l’inizio dei lavori è da imputare al ricorso promosso dai commercianti?

"Diciamo che all’inizio un rallentamento forse c’è stato. Quando è stato presentato il ricorso al Tar, il Comune, prima di procedere con l’assegnazione definita del project, ha cercato dei riscontri. Ma dal momento in cui abbiamo ricevuto l’assegnazione no. Abbiamo proceduto regolarmente. E adesso per poter partire con la riqualificazione stiamo aspettando i nulla osta della Soprintendenza".

A che punto è arrivato l’iter delle Belle Arti?

"Dal momento in cui abbiamo presentato il progetto definitivo, era dicembre, la Soprintendenza ha 120 per rilasciare il nulla osta. Ma questo termine si blocca ogni volta che viene richiesta un’integrazione, e riparte dal momento in cui gli forniamo quanto richiesto".

Rispetto al progetto presentato, cosa chiede la Soprintendenza?

"Per un anno abbiamo cercato di trovare un accordo sulla collocazione dei chioschi. E’ stato un confronto lungo, ma credo che l’ultimo piano risponda a tutte le osservazioni mosse dalla Soprintendenza. Anche perché, sulla questione chioschi, non abbiamo più ricevuto comunicazioni. Abbiamo però ricevuto altre osservazioni, volte principalmente a preservare la visibilità dei loggiati. Poi ci è stata chiesta una relazione del restauratore certificato che si occuperà di recuperare fregi e decori. Mentre al Comune sono stati chiesti documenti su interventi fatti nel corso degli anni. Piccole cose che però richiedono tempo".

Vi scoraggia l’annuncio di nuovi ricorsi da parte di alcuni operatori?

"No, perché ci sono tre sentenze che certificano la correttezza dell’iter seguito e, a questo punto, non credo che possano arrivare sorprese. Quello che ci preoccupa invece è lo stato di Piazza Cavour, che negli anni ha proseguito nel suo declino. Quello che ci preoccupa davvero è che i commercianti possano stancarsi, perché scoraggiati e per le difficoltà a far quadrare i conti".