CIRO
Cronaca

Il grande valore nutrizionale delle erbe

Charlie Chaplin, celebre attore e regista, si distinse per il suo impegno contro Hitler e la sua dedizione alla famiglia. Amante delle erbe selvatiche per il loro alto valore nutrizionale, condivideva questa passione con amici botanici e contadini.

Il grande valore nutrizionale delle erbe

Il grande valore nutrizionale delle erbe

di Ciro

Vestita

Nel giugno del ’40 Charlie Chaplin scrisse nel suo diario: "Mi piace piangere quando piove perché nessuno può vedere le mie lacrime", triste pensiero scaturito dalle pesanti notizie in arrivo dalla Germania nazista ove molti suoi amici ebrei erano vittime dell’Olocausto. Il suo disprezzo per Hitler era totale tanto da deriderlo con una caustica ironia nel film il Dittatore creato e interpretato da Chaplin stesso. Piccolo di statura ma con un carattere di ferro Charlie era un padre all’antica; ebbe 11 figli di cui l’ultima, Geraldine fu la protagonista del celeberrimo film Il dottor Zivago. Se da giovane l’attore era stato un notevole donnaiolo, da adulto si comportò come un vero pater familias, molto dedito ai suoi ragazzi che educò nel rispetto e nell’amore della natura e degli animali. Nonostante i suoi mille impegni la domenica la passava con la sua famiglia nelle campagne londinesi raccogliendo fiori e soprattutto erbe selvatiche eduli sempre in compagnia di amici botanici.E faceva molto bene perché da molti anni conosciamo l’immenso valore nutrizionale di cicorie crespigni, cicerbite, dente di leone, melissa e altre. Per capire l’immenso valore nutrizionale di queste erbe selvatiche bisogna partire da molecole chiamate Fenoli che sono veleni per gli insetti che aggrediscono queste piante e per noi invece molecole antitumorali. Ma le verdure dei mercati non hanno bisogno di produrre fenoli visto che vengono protette dagli insetti grazie a serre, pesticidi etc; viceversa le piante selvatiche per sopravvivere ne hanno tanto bisogno. In soldoni una zuppa di crespigni e tarassaco avra’ mille volte in piu’ di fenoli antitumorali rispetto alle verdure dei mercati. E questo i botanici amici di Charlot lo sapevano bene. E bene lo sapevano anche i nostri contadini che in primavera raccoglievano questi “Erbi” fra gli olivi per fare meravigliose zuppe condite con l’olio fornito dai Lorena; ogni contadino ne riceveva ogni giorno una C sul pane: se ne avessero dato una O invece di una C forse la casata si sarebbe impoverita. Bah... questi nobili.