Il Giardino dell’arte adesso è realtà Inaugurazione sul “Green Carpet“

Il sindaco Giorgio Del Ghingaro: "Ora troveremo un bel nome e una particolare vocazione per questo spazio".

Il Giardino dell’arte adesso è realtà   Inaugurazione sul “Green Carpet“

Il Giardino dell’arte adesso è realtà Inaugurazione sul “Green Carpet“

di Martina

Del Chicca

Non sarà più l’ex Casa del Fascio. Qul lembo di terra tormentata avrà un nome "Bello ed evocativo" dice il sindaco Giorgio Del Ghingaro. "Per ora è un giardino vista mare, con le sculture di Meggiato ad impreziosire questo vero e proprio giardino dell’arte", sorto sulle macerie del Palazzo Littorio e sulle fondamenta della lussuosa palazzina mai nata a causa del fallimento della società che acquistò il terreno dal Comune a maggio del 2009. E così, dopo settimane di lavori e di fotografie del “work in progress“, scattate dal basso e all’alto, col drone o dalla terrazza dell’hotel President, ieri con lo smantellamento delle transenne, che per oltre dieci anni hanno circondato il cantiere fantasma e soffocato il respiro di piazza Mazzini, è stato inaugurato questo nuovo spazio denso di storia e per troppo tempo rimasto senza un’identità. E il futuro dell’area urbanistica denominata Pr8, del giardino dell’arte in cerca di un nome, il Comune ha deciso di affidarlo ad un concorso di idee, che sarà aperto ad architetti chiamati ad elaborare un progetto che possa sposarsi con il disegno che Brizzi e Belluomini hanno regalato a piazza Mazzini sul fiorire degli anni Trenta.

Al “green carpet“ - sull’erba stesa di fresco e colorata da un bouquet di primule rosa per comporre la scritta ’ Viareggio’ – ieri mattina ha partecipato tutta l’amministrazione comunale insieme ai consiglieri di maggioranza. Presente anche il senatore Massimo Mallegni, Paola Marucci della Oblong Contemporary Art Gallery di Dubai e Forte dei Marmi, che è partner della Città di Viareggio nell’allestimento del nuovo spazio pubblico, e l’artista Gianfranco Meggiato, autore delle due sculture monumentali presenti nel giardino. C’erano i viareggini, qualche bagnante abituale e un commento ricorrente: "Era l’ora". E l’ora di rivedere piazza Mazzini senza quelle ingombranti paratie è coincisa con l’arrivo del Giro d’Italia, che martedì farà lo sprint finale proprio nel cuore del Lungomare.

"Sono stato indeciso fino all’ultimo sull’opportunità di inaugurare questo spazio, perché la città – ha detto il sindaco Del Ghingaro – ha atteso e pazientato anche troppo". "Ma siamo orgogliosi di regalarle questo nuovo giardino: uno spazio che prima era di macerie, che abbiamo strappato all’incuria e che adesso è spazio di arte e di bellezza. È stato un lavoro lungo, certosino, che ha avuto necessità di contrattazioni, incontri, studi legali e tecnici approfonditi. Niente è stato lasciato al caso: molti professionisti si sono impegnati per arrivare al risultato e per questo li ringrazio. Così come ringrazio la Giunta ed i Consiglieri per il lavoro di squadra e la ditta che ha lavorato in questi mesi per il ripristino dell’area". Possibile grazie alla consegna anticipata rispetto alla procedura di esproprio accordata dalla curatela fallimentare e sancita dal tribunale.

A far germogliare l’arte nel giardino è stata la galleria Oblong. "Partecipare a questa nuova visione urbanistica della città di Viareggio – dichiara Paola Marucci, gallerista e co-fondatrice di Oblong – è un compito importante per noi di Oblong Contemporary Art. Intervenire in uno spazio pubblico, in una città come Viareggio, nata con un’impronta architettonica straordinariamente novecentesca con i suoi magnifici edifici Liberty, ricca di storia e attraversata nel tempo da cenacoli artistici e letterari cui facevano parte figure quali Giacomo Puccini, Enrico Pea, Mario Tobino, Leone Tommasi, Lorenzo Viani, ha richiesto un’attenta valutazione dell’artista e delle opere da installare. Gianfranco Meggiato, con le sue sculture ispirate proprio al Novecento e ai grandi maestri dell’arte da Brancusi a Calder a Moore, ha risposto alla necessità di portare la grande arte contemporanea internazionale in un luogo profondamente intriso di storia, cultura e arte come Viareggio".

Le due sculture, Uomo Quantico e Quanto di luce, sono realizzate in alluminio e acciaio, sono trattate in superficie e rese interamente bianche attraverso un processo speciale di pittura. Ambedue si sviluppano in altezza, misurano 4.60 mtetri e sono poggiate su ampie e solide basi appositamente create dall’artista e che fanno parte dell’opera.