REDAZIONE VIAREGGIO

Il giallo del sangue sulle vetrine dei negozi

Inquietante risveglio ieri tra via San Francesco e Giardini d’Azeglio in un tratto di 200 metri: potrebbe essere un gesto vandalico

Quelle macchie, del tutto simili a schizzi di sangue, imbrattano almeno duecento metri di strada. Sono ben evidenti sulla facciata pallida della filiale dell’Intesa San Paolo; delle gocce si vedono anche sulla vetrina, sul marciapiede all’inizio di via San Francesco. E poi ancora macchie di un rosso mattone arrivano fino alla Galleria d’Azeglio, le hanno trovate anche sul tastierino del parcometro della piazza. E’ stato davvero un macabro risveglio per i residenti e i commercianti arroccati intorno al monumento ai caduti. "Sì, un inquietante risveglio" conferma una ragazza che abita in zona. Perché di fronte a quegli schizzi, a quelle pozze rossastre, tutti hanno subito pensato al peggio. Ad un tragico fatto di sangue, o comunque a qualcosa di più grave di una banale epistassi. "Anche se a dir la verità ieri sera non abbiamo sentito niente, nessun grido. Nessuna richiesta d’aiuto" prosegue la giovane. Dunque niente che potesse creare allarme.

Di fronte a quella scoperta qualcuno però ha giustamente deciso di informare i Carabinieri, che ieri mattina insieme alla Polizia Scientifica si sono messi in moto per ricostruire quello che era accaduto. Partendo dunque dalle telecamere di videosorveglianza puntate sulla strada tracciata di rosso, l’unica ed evidente pista. E dai nastri che i carabinieri sono riusciti ad analizzare si intravede, intorno alle 21.30, dunque appena prima del coprifuoco, la sagoma di uomo che sembra attingere del liquido da un contenitore, per poi lanciarlo un po’ a caso, ovunque. Creando quegli schizzi, quelle macchie, quelle pozze che qualcuno, nel pomeriggio, ha lavato via dalla soglia di casa. Mentre gli operatori della Sea si sono occupati di sanificare il parcometro. Restano solo le gocce sui muri, e sull’asfalto, a testimonianza di un vero e proprio mistero.

L’immagine delle telecamere non è nitida, ma la persona in quei video non sembra in alcun modo ferita. Quelle tracce che macchiano muri, strade e vetrine, dunque, potrebbero non essere ematiche. "Ma effettivamente sono del tutto simili" confermano gli inquirenti, che hanno cercato dei riscontri anche dai pronto soccorso della zona. "Se qualcuno avesse davvero perso tutto quel sangue sarebbe molto grave..." dice un investigatore. Ma le ricerche immediate non hanno avuto alcun esito: nessuno, nelle ultime ore, si è presentato in ospedale con ferite d’arma da taglio o altro.

Resta dunque avvolto nel mistero quel gesto, la volontà di imbrattare quei duecento metri di strada come fossero il teatro di un’aggressione. Serviranno ulteriori analisi per chiarire l’origine di quel liquido, per capire se si tratta di sangue e di un tintura. Per capire un po’ di più su questa strana storia.

Martina Del Chicca