
Gli uffici comunali sono al lavoro per avviare l’iter dei pagamenti (foto di repertorio)
Il Comune è fuori dal dissesto. Cosa significa, in termini concreti? Qual è lo stato di salute dei conti? E cosa comporta per la cittadinanza? Ne parliamo con l’assessore al bilancio ed ex delegato all’uscita dal dissesto Adolfo Del Soldato.
Assessore, quali sono gli effetti tangibili dell’uscita dal dissesto?
"Il fatto di poter assumere personale senza chiedere il permesso agli organismi deputati; la possibilità di potenziare la pianta organica, di contrarre mutui e di erogare contributi. Inoltre, vengono meno i divieti imposti a Massarosa in quanto comune dissestato. Questo, ovviamente, non vuol dire che si potranno stampare soldi; il nostro Comune ha una certà povertà di risorse e non potrà mai fare voli pindarici in termini di riduzione delle tasse o spese folli. Possiamo migliorare i servizi, però, e il concorso con una comunità che ha un forte impegno nel volontariato, trovare un equilibrio che garantisca servizi nelle frazioni".
A proposito del bilancio antecedente al 2019, lei ha sempre affermato che Massarosa non aveva problemi economici ma difficoltà finanziarie, di cassa.E ora?
"La situazione di cassa è eccellente. Abbiamo più di 6 milioni e altri 6,5 saranno restituiti dall’Osl che ha incassato i residui attivi del 2019, quelli che noi avevamo sostenuto fossero incassabili: fanno oltre 12 milioni di liquidità. I problemi di cassa sono finiti".
A parte la cassa, qual è lo stato di salute del bilancio?
"La situazione attuale è sana e tranquilla. Tant’è che pagheremo tutti i creditori, la maggior parte al 100 per cento. Abbiamo avviato le procedure in questi giorni. Di circa 10 milioni insinuati al passivo, non sono state accettate transazioni per 6,3 milioni. Gli altri li ha pagati l’Osl; in sostanza, solo creditori per 3,6 milioni hanno accettato la transazione al 50 per cento, facendo risparmiare al Comune 1,8 milioni. Ma se pensiamo che la procedura di dissesto è costata circa un milione, viene fuori che siamo andati in dissesto per meno di un milione. I numeri sono eloquenti. In capo a qualche settimana partiranno i pagamenti ai creditori ante 2019 per circa 6 milioni. Un risultato rilevante politicamente, amministrativamente ed eticamente, a tutela del buon nome del Comune".
Per questa "povertà di risorse" ci sono eventuali soluzioni?
"Ci sono strategie: espansione dell’area industriale, alcune verifiche sulla conciliazione tra le aree fabbricabili del piano regolatore e i pagamenti dell’Imu per il contrasto all’evasione, risparmi di spesa su telefonia e consumi energetici, e la questione relativa a Pioppogatto, per la quale avremmo diritto a maggiori ristori. Senza fare miracoli, cerchiamo di ampliare gli spazi finanziari".
DanMan