Il commercialista prestato alla politica

Sauro Ricci, vicesindaco di Viareggio, è scomparso improvvisamente nel 2005 lasciando un vuoto nella politica locale. Un uomo di idee brillanti e trascinatore, ha lasciato il segno con progetti innovativi come i Boc per finanziare la Cittadella del Carnevale. La sua scomparsa ha lasciato un'impronta indelebile nella storia della città.

Il commercialista prestato alla politica

Il commercialista prestato alla politica

Sono quasi venti anni che se n’è andato all’improvviso, tradito da un attacco di cuore mentre era in casa con i suoi cari. Un’ora prima era in riunione con i colleghi di partito. A parlare di politica e di Viareggio, la sua città alla quale aveva messo a disposizione il suo sapere. Era il 20 ottobre 2005, un giovedì sera. Che tanti ricordano per lo choc provato, forse era meglio prendere un pugno in faccia a tradimento, quando la notizia cominciò a circolare verso le 22: la scomparsa improvvisa di Sauro Ricci, vicesindaco della giunta Marcucci.

Il suo volto e il suo nome vivono ancora non solo in famiglia o nel ristretto cerchio delle sue amicizie ma in quanti lo hanno conosciuto per lavoro. Basta rileggere un po’ di storia di Viareggio del nuovo millennio, per scoprire che in importanti passaggi amministrativi e politici, c’era una sua felice intuizione, l’idea che spiazza anche gli avversari in consiglio comunale e il garbo e il senso di certe scelte, sempre motivate con il supporto dei numeri.

Cifre e bilanci che erano un’altra parte della sua intensa e spesso frenetica vita quotidiana, al timone di uno studio di commercialista da dove passavano importanti personaggi della vita imprenditoriale ed economica cittadina. La famiglia, il lavoro, la politica (in giunta rappresentava la Margherita, uno dei partiti nati e rimodellati nel tempo dopo la diaspora della vecchia Dc) e il mondo del volontariato, visto che era vice-presidente della Misericordia, all’epoca guidata da Roberto Monciatti. E in ogni settore, Sauro Ricci era un trascinatore, uno di quelli che quando c’era da fare, si rimboccava le maniche e – per usare una metafora ciclistica – si metteva in testa al gruppo e dettava l’andatura. Come quando – e di questo colpo di genio andava fiero – promosse i Boc, i buoni ordinari comunali, ‘fratellini’ minori dei Bot statali, con il solo obiettivo di finanziare i lavori della Cittadella del Carnevale, riuscendo – questa era il passaggio più difficile – a venderli alle banche. Obiettivo centrato, con qualche naturale patema d’animo, ma la Cittadella resta una pietra miliare nella storia di Viareggio. Erano gli anni della giunta guidata dal sindaco Marco Costa e Sauro Ricci era il suo vice, sempre in vena di idee brillanti per dare lustro a Viareggio, per mettere la città nelle condizioni di vincere le sfide del mercato delle vacanze che cominciava a fare i conti con la concorrenza di altre nazioni europee.