DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Il Carnevale dei delusi. Pollino: "La mascherata avrebbe meritato il podio"

Gli arancioneri recriminano per il verdetto. "Due mesi di lavoro gettati al vento". Ma non ci saranno ricorsi. La presidente delle giurie: "Fa parte del gioco".

La mascherata del Pollino-Traversagna dedicata alla musica anni 70-80 e dominata sullo sfondo dal dragone alato con le clessidre

La mascherata del Pollino-Traversagna dedicata alla musica anni 70-80 e dominata sullo sfondo dal dragone alato con le clessidre

Diciamolo subito, a scanso di equivoci: il Carnevale di Pietrasanta 2025 è stato tra i più partecipati di sempre, per un totale di quasi 10.400 presenze, e i verdetti di domenica sono stati accolti da un’ondata di sportività, partecipazione e allegria. Niente fischi, nessuno che abbia gridato "Vergogna!", nessun ricorso. Una festa collettiva che diverse contrade hanno poi allungato fino a sera. Poi tutti a nanna con un pizzico di nostalgia per questo pazzo e colorato mese iniziato con lo "Sprocco".

Ieri però, al risveglio, qualche mal di pancia c’è stato, e non per indigestione di "chiacchiere" innevate con lo zucchero a velo. Il termometro ha registrato alte temperature in particolare al Pollino-Traversagna: "Fire dreams... ritorno in musica al passato" si è piazzato secondo nella classifica dei carri, a soli tre punti dalla regina Brancagliana, ma la mascherata è rimasta fuori. "Nessuno contesta la vittoria della Brancagliana – dice il presidente arancionero Gianfranco Pieroni – sebbene il loro sottomarino fosse un po’ piccolo. Anche il nostro carro era movimentato e con dei bei colori. Alcuni voti non li ho capiti, ma li accettiamo e tutto sommato va bene così. Più che altro siamo rimasti delusi per la mascherata. Siamo passati dai 36 figuranti del 2024 ai 70 di quest’anno. Ci sono voluti quasi due mesi di lavoro per fare a mano i costumi, a differenza di chi li ha comprati su internet. Non andare sul podio ci ha dato noia – conclude – forse i giurati dovrebbero visionare anche i video sulla realizzazione delle opere. Il nostro plauso all’Africa-Macelli per la vittoria, ma avremmo meritato il podio". Lapidaria la replica della presidente delle giurie Franca Dini: "In giuria c’erano tanti professionisti, tra cui artisti, architetti, docenti di istituti d’arte, titolari di laboratori e fonderie, e registi. Poi chiaro che c’è sempre qualcuno che vince e qualcuno che perde. I video sulla preparazione di carri e mascherate? Perché no, parliamone".

Tra l’altro non sarà l’unico tema da affrontare alle prossime riunioni. L’inversione del circuito, da sud-nord a nord-sud, è stata provata domenica e potrebbe essere sperimentata anche nel 2026. Lo show delle contrade davanti alla giuria avverrebbe in piazza Matteotti e non più davanti alla "montata" lato monti. Di ufficiale non c’è ancora niente, ma il sasso è lanciato.