
Il cane bagnino salva un uomo Brando, l’eroe a quattro zampe
Fiuta il pericolo, sa essere forte anche quando l’acqua lo spinge giù, riesce a restare calmo. E il suo istinto lo spinge a sfidare le onde pur di aiutare chi sta annegando. Empoli ha un eroe silenzioso: Brando, ha quattro zampe e salva le persone. L’ultimo intervento a Forte dei Marmi domenica pomeriggio quando il golden retriever di dieci anni, insieme al suo conduttore Sandro Petrillo ha tirato fuori dall’acqua un giovane di oltre 90 chili. "Il mare era molto agitato e questo ragazzo era in preda al panico. Con Brando ci siamo tuffati e l’abbiamo portato a riva sano e salvo", racconta Sandro, 49 anni, bancario e istruttore nazionale Sics (Scuola italiana cani di salvataggio).
Quando si è accorto del pericolo?
"I due bagnini erano appena usciti in mare per salvare una ragazza finita in un canale di risacca a 50 metri dalla spiaggia. In quel momento ho preso la postazione dei bagnini e ho notato che anche il compagno della giovane aveva bisogno di aiuto, era agguantato a una boa a 80 metri dalla riva, sotto choc".
E poi cosa è successo?
"Ho preso Brando e ci siamo tuffati. Lo abbiamo raggiunto, lo abbiamo tranquillizzato e messo in posizione di sicurezza. Non è stato facile perché il ragazzo era di corporatura molto robusta. L’aiuto di Brando è stato fondamentale: ha saputo tranquillizzare il giovane, gli ha trasmesso calma. E poi è stato bravissimo negli ultimi venti metri, quando io non ce la facevo più dalla fatica".
Lei e Brando siete degli eroi
"Ci addestriamo tutto l’inverno per essere pronti. Quando ti prepari tanto, poi diventa la normalità".
La preparazione?
"Servono due anni per avere il brevetto operativo. In nove anni di esperienza io e Brando abbiamo effettuato 5 salvataggi".
Ogni quanto lei e Brando siete operativi sul campo?
"Facciamo attività di volontariato da giugno a settembre, ogni weekend. Proprio a Forte dei Marmi abbiamo un campo di addestramento dove formiamo ogni anno una quarantina di unità cinofile. Per Brando quest’anno sarà l’ultimo, poi consegnerà il testimone alla sua cucciola".
Cosa ha pensato dopo aver riportato a riva quel ragazzo?
"Che il mare lo devi rispettare. Ogni volta che mi tuffo per fare un salvataggio c’è sempre un momento iniziale in cui sembra che il mare ti voglia trascinare giù. Come se ti stesse studiando. Se lo rispetti ti lascia andare, altrimenti non perdona".
Alessandro Pistolesi