
Con la presentazione dei bozzetti 202324, lo scorso agosto, è di fatto iniziato il conto alla rovescia per il prossimo Carnevale. I carristi, già da giorni, hanno iniziato a smontare le costruzioni per liberare le carrette e, come sempre, è iniziato il mercato dei mascheroni; vale per i Carnevali più piccoli, allora figuriamoci per quello di Viareggio che vede i propri mascheroni sfilare anno dopo anno, magari rivisti o leggermente modificati, in tantissime sfilate. Quest’anno l’attenzione del popolo di Burlamacco è concentrato su quello che sarà il destino dello straordinario Burlamacco realizzato da Fabrizio e Valentina Galli ed a breve potrebbero arrivare notizie favorevoli. Anticipiamo subito che il simbolo del Carnevale di Viareggio - sospiro di sollievo - non verrà smantellato, “piuttosto testa e bavero verranno esposti fuori dall’hangar” assicura il suo creatore, ma la speranza di tantissimi è quella di vederlo posizionato in qualche angolo della città. “Fin dalla fine di questo Carnevale - assicura ancora Galli - ho dato il mio consenso ad una soluzione del genere”.
“Di questa possibilità, che ci trova estremamente favorevoli, - sottolinea la presidente Marialina Marcucci - ce ne stiamo occupando da tempo e nello specifico la consigliera Velia Chiericoni ne sta seguendo gli sviluppi con l’amministrazione comunale. Sta al Comune reperire i fondi necessari e stabilire l’ubicazione adatta per l’eventuale installazione del mascheroni. Noi comunque siamo fiduciosi”. Mentre il destino di Burlamacco pare sia quello di restare a Viareggio, altri mascheroni se ne stanno con le valigie in mano. Il Bacco di Luca Bertozzi ad esempio è in partenza per Borgosesia, mentre è eloquente il caso di Massimo e Alessandro Breschi che hanno ceduto tutto il carro ad un privato “che, a Nocera Inferiore in Campania, organizza sfilate su appositi traini carrellati” specifica Massimo. L’appassionato, fra l’altro, salirà appositamente nei prossimi giorni in città per portarsi via tutta la costruzione. Altre maschere attendono offerte anche da musei, parchi tematici e parchi giochi. Il gorillone ‘Mario’ dei Cinquini-Cirri poteva, ad esempio, prendere la via di Londra “ma poi vista la stazza non se ne è fatto niente per problemi logistici” racconta Michele Cinquini. In attesa di acquirenti anche il carrozzone di Jacopo Allegrucci, ad eccezione del cane Salù che ha conquistato il cuore di tantissimi. Per lui pronto un caldo rifugio nel museo del Carnevale.
Sergio Iacopetti