
Giuseppe Pacini con Paolo Rossi nel ristorante del genero Henri Prosperi
Torre del Lago, 9 novembre 2019 - Non si è più risvegliato e ieri mattina è spirato all’Ospedale Versilia. Giuseppe Pacini aveva 79 anni ed era molto conosciuto a Viareggio e in Versilia. Per i suoi trascorsi di portiere di calcio e poi perché proprietario a lungo del distributore di carburante di via Buonarroti a Città Giardino che rimaneva aperto tutta la notte e che da anni è chiuso.
Giuseppe è morto per le devastanti conseguenze della caduta dalla sua bici elettrica. Un banale incidente, il 18 ottobre scorso, mentre transitava dal sottopasso ferroviario di Torre del Lago. Giuseppe ha battuto la testa sul marciapiede rimanendo esanime. E’ stato trasportato al Versilia in condizioni gravissime e si è capito che per lui non c’era più nulla da fare. E’ stato un calvario per lui, per sua figlia Monica, per il genero Henri Prosperi, per le nipoti Serena e Sara e per tutti i parenti. Da anni infatti Giuseppe aiutava Henri, notissimo ristoratore per il quale era come un padre, in qualità di inserviente in cucina nei suoi ristoranti: a Viareggio, al Forte e sulla marina di Torre del Lago.
Grande lavoratore, uomo buono e di grande generosità. Quando alla Locanda degli Amici del gusto di Henri Prosperi sulla marina di Torre del Lago arrivò Pablito Rossi, l’eroe del Mundial 82 azzurro, Giuseppe era felice. Si scattò una foto con l’uomo mito del calcio italiano e gli raccontò che anche lui era arrivato alla Juventus da ragazzino. Poi Pacini aveva giocato in varie squadre toscane e finito con il calcio aveva aperto il distributore in cui si sacrificava lavorando tutte le notti.
I suoi clienti erano anche Celentano, Moratti, Renato Zero e tanti personaggi della Versilia ruggente che frequentavano Viareggio. Era sempre in gamba e innamorato della vita il Pacini fino a quel maledetto incidente che lo ha portato via. Oggi la salma sarà esposta nella cappella del cimitero della Misericordia di Viareggio e domani, domenica, alle 10.30 ci sarà l’ultimo saluto. Ai familiari le più sincere condoglianze de La Nazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA