"Giani non dà risposte sul porto E i cantieri scappano alla Spezia"

Authority in mezzo alle polemiche. Del Ghingaro: "Ho votato no ai bilanci del 2020, cose incredibili"

Migration

di Beppe Nelli

Se i rapporti tra il Comune di Viareggio e la Regione fossero materia da consulente coniugale, la diagnosi sarebbe semplice: cessazione dei doveri coniugali. Per lo meno per quanto riguarda il porto. Così, nel giorno in cui i dipendenti della Port Authority vanno a Firenze a lamentarsi della gestione dell’Autorità, il sindaco Giorgio Del Ghingaro coadiuvato dal consulente comunale per il demanio ammiraglio Giuseppe Tarsia legge a voce alta il suo cahier de doléance. Vuota il sacco contro Firenze matrigna e poco interessata. Un tema che ricorda una passata visita dell’ex presidente della Regione Enrico Rossi, che invece aveva definito Regione e Comuni "madre e figli". Il tema è cruciale: le aziende in difficoltà per i problemi dell’area portuale pensano di traslocare alla Spezia.

"Dalle polemiche sul nome di Fabrizio Miracolo per la Port Authority – racconta Del Ghingaro – a quando proposi l’ammiraglio Tarsia, con l’immediata nomina dell’architetto Rosselli, la Regione non ha mai risposto alle nostre richieste. E in cima alle richieste ci sono i due protocolli d’intesa per lo sviluppo della Madonnina, l’asse di penetrazione e il sabbiodotto sottoscritti a suo tempo con Rossi. Va avanti solo il sabbiodotto, lentamente, ma è un’opera che era già stata programmata dal precedente segretario dell’Authority, Morelli. Il resto è tutto fermo".

Ecco che succede. Lo racconta il sindaco, atti alla mano: "Il 12 gennaio ho scritto a Giani per sollecitare gli adempimenti che la Regione non ha mai fatto. In due settimane, nemmeno una risposta". E ci sono dei precedenti. Il 7 ottobre 2022 al Comitato portuale partecipano il presidente Eugenio Giani e l’assessore alle infrastrutture Stefano Baccelli. Viene portato in approvazione il bilancio consuntivo 2020 (sì, è scritto bene: il consuntivo di tre anni fa). Del Ghingaro è l’unico che vota contro: "Hanno portato il 2020 e non il 2021. Hanno anche portato la previsione triennale delle opere 2022-24. Ma cone si fa senza il bilancio di riferimento? Il mio no è stato motivato anche dalla non valutazione, nel triennale, degli accordi di programma firmati con l’ex presidente Rossi. E Giani ha risposto che non ne era a conoscenza". Il verbale conferma le parole del sindaco. La curiosità cresce perché di quegli accordi la stampa s’è occupata innumerevoli volte, prima e durante l’era Giani. Si legge a verbale: "Giani propone quindi un incontro al più presto tra lui stesso, il segretario generale e il sindaco Del Ghingaro".

Ma si arriva al Comitato portuale del 19 dicembre scorso e ancora niente incontro. Spiega Del Ghingaro: "C’era l’assessore Baccelli e ho fatto mettere a verbale la richiesta di spiegazioni sul mancato incontro. Nessuna risposta". In compenso nel verbale c’è l’annuncio, da parte del segretario Rosselli, dell’avvio dei lavori del sabbiodotto a fine 2023. "Forse la Regione – afferma Del Ghingaro mentre l’ammiraglio Tarsia ascolta e annuisce – non si rende conto dell’importanza della nautica viareggina per il Pil della Toscana. Se non ci dà attenzione, perdiamo possibilità enormi di sviluppo per Viareggio e non solo. L’architetto Rosselli, preferito da Giani a un esperto come l’ammiraglio Tarsia, finora non ha fatto quasi nulla. C’è la paralisi totale. Giani, dopo il ricorso del Comune contro la nomina di Rosselli, cambiò la legge regionale. Ma a maggio ci sarà l’udienza al Tar, e se ci dà ragione ci sarà l’annullamento degli atti. Forze è per questo che Rosselli sta fermo. E comunque, registro il totale disinteresse della Regione per Viareggio e la costa toscana. Le necessità dell’industria nautica più importante del mondo restano chiuse in un cassetto".

In primis c’è un’emergenza atavica ben sottolineata dall’ammiraglio: "La delocalizzazione delle aziende è causata dalla mancata soluzione dei problemi del Parco". Dalla tecnica alla politica, Del Ghingaro aggiunge che "se Giani continua così le nostre industrie nautiche si trasferiranno alla Spezia. Qui non si tratta di fare polemica: la questione è che la Regione ignora Viareggio, e la Port Authority non funziona. Gli accordi con Rossi erano finalizzati a rilanciare Viareggio e la Versilia. Invece abbiamo dovuto finanziare noi lo studio di fattibilità dell’asse di penetrazione affidato all’Università di Pisa. Nulla si muove per la trasformazione del Triangolino. E poi è aperta la questione del piano regolatore portuale, che deve essere integrato col piano regolatore della città. Ma il segretario, nonostante lo diffidi ad ogni riunione del Comitato portuale, va avanti senza confrontarsi col Comune".