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Fuochi d’artificio e guerra, è subito polemica "Abbiamo mandato un messaggio di pace"

La presidente della Fondazione difende la sfilata del Giovedì Grasso: "Era giusto fare sfilare i carri, è normale avere opinioni diverse ma è stata fatta la cosa migliore". Anche il secondo corso è stato baciato dal sole, carristi attenti alle "breaking news"

Gli antichi Romani davano un grande valore alla fortuna. Secondo loro, una persona fortunata era tale perché incontrava il favore degli dèi. Lo stesso Cesare, nel raccontare le sue imprese, si vantava di essere fortunato e, se qualcosa non andava come pianificato, il più delle volte liquidava la faccenda con la formula "solo questo mancò alla solita fortuna di Cesare". Ai tempi nostri siamo un po’ più profani, ma pure da noi le persone fortunate non passano inosservate. Tipo la presidente della Fondazione Marialina Marcucci, che nel corso degli anni ha messo in fila una serie infinita di sfilate benedette dal sole. Due anni fa, tutto filò alla perfezione per un soffio, mentre l’ombra del Coronavirus si allungava. E oggi, mentre si prova a ripartire dalla pandemia, la Fondazione ha fatto due su due, beccando le uniche giornate serene dell’ultima settimana. E così, pure il corso di Giovedì Grasso è scivolato via positivamente.

Presidente, come ha vissuto questa sfilata anomala, funestata dai venti di guerra che soffiano a Est?

"Chi era presente ha potuto vederlo. Abbiamo ritenuto giusto far sfilare i carri, e al tempo stesso abbiamo colto l’opportunità per lanciare il nostro messaggio e dire un ’No’ deciso alla guerra".

Nonostante fosse giovedì, c’era un bel colpo d’occhio.

"Il corso è andato molto bene, anche oltre le aspettative, ed è stato una gioia soprattutto per i bambini. Pensate se non l’avessimo fatto: tutto questo non ci sarebbe stato. E invece li abbiamo visti correre felici: anche questo è un bel modo per farli ripartire, nella gioia e nella spensieratezza. E’ stato un giovedì da tempi ’normali’".

Ha intenzione di contendere a Tofanelli il primato di sfilate soleggiate?

"Parliamo di una personalità che ha fatto di tutto per il Carnevale, ha sovrinteso alla costruzione e ha inaugurato la Cittadella. Non ci può essere paragone alcuno".

Per le prossime sfilate, visto che siamo nell’ambito degli aspetti positivi, possiamo aspettarci un aumento della capienza a 80mila spettatori?

"Dobbiamo ancora aspettare e valutare. Dal punto di vista tecnico, abbiamo già ottenuto la possibilità di aumentare la capienza a 80mila persone, ma adesso dobbiamo valutare se ci siano le condizioni per farlo. Ne parleremo in questi giorni e decideremo il da farsi".

I carristi hanno dimostrato ancora una volta di avere il polso della situazione con l’attualità: un altro bel segnale.

"Sanno di cosa parlano. Interpretano il mondo in tutte le sue espressioni e sanno sempre dirci cosa accade e cosa accadrà".

Il corso di ieri però è stato pure criticato: in particolare i fuochi d’artificio che qualcuno avrebbe voluto evitare per l’assonanza con le bombe che scoppiano in Ucraina. Che ne pensa?

"Io continuo a pensare quel che abbiamo detto ieri dal palco. Per quel che riguarda le idee degli altri, è giusto che vengano espresse anche le voci contrarie, non è possibile pensarla tutti allo stesso modo. Noi abbiamo fatto quel che ritenevamo giusto fare. Su quello che avrebbero voluto gli altri non mi interrogo; abbiamo preso la nostra strada con determinazione e convinzione, senza offendere nessuno ed evitando il silenzio".

Anche il sindaco Del Ghingaro aveva chiesto un segnale.

"Il segnale, da parte nostra, l’abbiamo dato invocando ’Il trionfo dell’amore’ e lanciando coriandoli di pace. Ora speriamo, visto che pare ci siano spiragli per un dialogo, che si trovi la strada della pace e che lo spirito del Carnevale faccia ritrovare il buonsenso a tutti quanti".

Un Giovedì Grasso più che positivo va agli archivi, ’macchiato’ solo sul finale dai mugugni per i fuochi "inopportuni". Solo questo mancò alla solita fortuna di Marialina.

Daniele Mannocchi