DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Francigena, il caos regna sovrano: cartelli discordanti e tanti pericoli. I pellegrini chiedono più sicurezza

Nel mirino il tratto che attraversa Strettoia. Alcuni cartelli indicano di andare a destra, altri a sinistra. "La gente è disorientata e deve chiedere informazioni". Chiesta più omogeneità con i comuni confinanti

I cartelli all’altezza di via Riccio, a Strettoia: uno segnala di proseguire il percorso a destra, l’altro di andare dritto. Un pasticcio che disorienta i pellegrini

Pietrasanta, 12 ottobre 2023 – La scena si ripete decine di volte al giorno: il viandante arriva all’incrocio tra due strade e non sa che pesci prendere perché un cartello indica di proseguire dritto o a destra, e l’altro a sinistra.

A sbrogliare la matassa in genere ci pensa la mappa sul telefono, altrimenti la fonte più affidabile diventa il cittadino alla finestra, ammesso di trovarlo. Ma per i pellegrini della Via Francigena i guai non si esauriscono con i cartelli dato che le auto in sosta selvaggia costringono a camminare in mezzo alla strada, con tutti i pericoli del caso.

Non è un bel biglietto da visita quello offerto dal percorso che attraversa Strettoia, come racconta P.G. a nome di un gruppo di cittadini che transitano spesso tra Montignoso e Pietrasanta imbattendosi in questi problemi.

«Il tratto della Francigena nella zona di Strettoia e Ripa – scrive – ha bisogno di interventi di riqualificazione e messa in sicurezza. Via Casone è pericolosa per chi transita a piedi o in bici. Non solo per la sua conformazione, ma anche per la sosta selvaggia a causa della mancanza di parcheggi.

In quei casi pedoni, pellegrini e ciclisti devono spostarsi in mezzo di strada con il rischio di essere investiti". Il confronto con Montignoso è inevitabile visto che sul versante apuano – in via Palatina – sono in corso lavori di messa in sicurezza della Francigena con un percorso protetto per i viandanti. Secondo P.G. scendendo verso sud l’avvio è promettente in quanto in via Casone la pista pedonale è ben segnalata e dotata di due aree di sosta abbellite da opere d’arte. "Dopo circa un chilometro, però – prosegue – la pista si restringe fino a scomparire, per poi riaffiorare all’altezza delle scuole e sparire definitivamente. In più la segnaletica non aiuta i pellegrini: in alcuni incroci, come in via Riccio, la prosecuzione della Francigena viene indicata sia a destra che a sinistra, tanto che non è raro imbattersi in viandanti disorientati che consultano le cartine o chiedono informazioni".

L’appello finale è rivolto al Comune: dato che il numero dei pellegrini è in costante aumento, perché non sistemare il percorso rendendolo omogeneo tra comuni confinanti? E siccome la Francigena attraversa tutta la Toscana ed è considerata un’importante opportunità di promozione turistica, il vero salto di qualità sarebbe un coordinamento da parte della Regione sul modello della Ciclovia Tirrenica".