DARIO PECCHIA
Cronaca

Eugenio va oltre "La porta rossa" Da Stiava alla conquista del cinema

L’ex alunno dell’Iti Galilei è tra i protagonisti, con Lino Guanciale e Gabriella Pession, della serie in onda su Rai2

di Dario Pecchia

Capelli biondi, occhi azzurri, fisico scolpito, il bell’Eugenio Krilov è una nuova star versiliese della televisione e del cinema. L’attore 27enne, di origine straniera ma che da 20 anni vive con la mamma a Stiava, è in questi giorni su Rai2 tra i protagonisti della terza e ultima serie de “La porta rossa”, serie tv italiana prodotta da Rai Fiction, ideata dalla coppia Lucarelli e Rigosi e diretta da Gianpaolo Tescari (per la 3^ edizione). Tra gli attori sono presenti anche Lino Guanciale, Gabriella Pession e Valentina Romani. La fiction è trasmessa il mercoledì alle 21.20 in prima serata.

"Il mio ruolo è quello di un personaggio difficile, un ragazzetto un po’ sbandato che cerca di trovare una sua via, aiutando anche la madre, anche con lavori illeciti".

Come è nato tutto?

"Nasco principalmente dal cinema indipendente, prendendo ispirazione da “Food for thought” di Davide Gentile, film che con poche possibilità economiche che riescono a sfondare. E grazie al gruppo di lavoro versiliese “Red Planet Production” che ha sede a Capezzano Pianore. Siamo io e i fratelli Emanuele e Daniele Ricci, che si occupano di video maker. È iniziato tutto un po’ per caso: da qui è nata la passione e ho scoperto l’amore per la recitazione".

Come ti senti dietro la telecamera?

"Benissimo, a mio agio. Il mio obiettivo è cercare di portare un’interpretazione che trasmetta qualcosa, non rimanere sullo schermo come semplice apparenza, ma portare profondità. La recitazione deve rimanere impressa, e mi piace cimentarmi in ruoli come ne “La porta rossa”, in personaggi che hanno un passato sporco, come Di Caprio in “Revenant”. Sporcarsi per far parlare il personaggio rispetto all’aspetto estetico, enfatizzarlo, raccontarlo e avvicinarlo al pubblico. Sporcarlo e renderlo rude. Vorrei emozionare le persone, questa è la mia mission".

Hai degli attori o film che ti hanno ispirato?

"Mi piacciono i mondi post-apocalittici come Mad Max o Blade Runner e sono pronto a variare il aspetto estetico come ha fatto Christian Bale in diversi film o Daniel Day-Lewis, che si prepara sempre in maniera estrema. Non è un attore, è un’opera d’arte. E poi Christoph Waltz, che ha vinto l’Oscar in “Bastardi senza gloria” dal punto di vista artistico e Ryan Gosling, perché ha un metodo minimalista ma di grande intensità. Sarebbe un sogno ammirare e vedere come lavorano Scorzese, Tarantino e Nolan".

Stai fisso a Roma?

"Prima della pandemia sì, ora faccio il pendolare. Dopo aver finito l’Iti Galilei a Viareggio ho frequentato due accademie private a Roma specializzate in recitazione con l’attrice Alice Pagani, Mario Ermito che partecipò al Grande Fratello vip e tanti altri. Ora vado avanti con lezioni con Mario Pizzuti, coach italiano di Penelope Cruz. Per mantenermi ho fatto di tutto: il cameriere, il facchino, il lavapiatti ed ora che ho raggiunto questo traguardo spero che possa essere l’inizio di quello che ho seminato".

Hai velleità anche da regista?

"Sì, infatti ho vinto un premio all’estero con il cortometraggio “Il riflesso nascosto”, che si può vedere Hodtv e Shorts.tv (estensione di Amzaon Prime, ndr). Come attore ho vinto nel 2018 l“Antinoo Awards”come miglior attore protagonista con il corto “Labor Limae” e ho recitato anche nel film-commedia “La mia banda suona il Pop del 2020” con De Sica, Abatantuono, Ghini, etc".

Ti manca la Versilia?

"Chiaro, mi mancano le persone, le particolarità e le diversi sfumature, i modi di pensare e i luoghi: la spiaggia, il Lago, le colline, le montagne. È la mia comfort zone, Roma è invece grande e caotica e ha il ritmo alto della città".

Futuro?

"Un progetto in cantiere con i fratelli Ricci dopo 10 anni: un corto dark fantasy stile “Games of Trones” scritto a sei mani di cui sarò il protagonista e che gireremo a primavera sulla nostra riviera".

Il sogno?

"Riuscire a trasformare questa passione in un lavoro facendo progetti, regie, sceneggiature e ovviamente l’attore".