REDAZIONE VIAREGGIO

Addio al viareggino Enrico Lippi. Un po’ bagnino e un po’ carrista

Aveva 88 anni, titolare del “Giuseppina” e grande modellatore

Enrico Lippi

Viareggio, 27 dicembre 2018 - Aveva iniziato a lavorare sul mare, che amava tanto, da bambino, tra le guerre mondiali. Perché a quel tempo, o così... Dopo la fine del secondo conflitto, si era affacciato ai vecchi hangar di via Cairoli, perché un’altra grande passione: il Carnevale. E il Baroni lo prese con sé nell’anno della “Cacciuccata”. Così ha passato tutta la sua vita: a fare il bagnino e il carrista con i grandi del Carnevale, compresi l’Avanzini e il Verlanti. Con i soldi racimolati d’estate in spiaggia e agli hangar dopo aver chiuso gli impostoni, è riuscito a coronare il suo sogno: comprarsi un bagno, il Giuseppina 2. Dove ha lavorato come bagnino fino all’anno scorso, prima della comparsa di un male che l’ha portato via in questi giorni di Natale.

A 88 anni s’è andato un grande viareggino, un viareggino con V maiuscola, che ha dato tanto alla città: Enrico Lippi, che proprio il prossimo 2 gennaio avrebbe festeggiato il compleanno. Un’impresa storica ha segnato la vita di questo lupo di mare dalle mani d’oro viareggino: contribuì a una vittoria internazionale del nostro Carnevale, perfino sugli spagnoli capitanati da un certo Salvador Dalì. Era infatti la primavera del 1959 quando una spedizione di carristi salmastrosi guidata da Nilo Lenci volò a Estoril in Portogallo per partecipare al primo “Carnevale Internazionale”. Durante i due mesi di lavoro, fu accolto perfino da Re Umberto II, in esilio a Cascais, che venne poi a complimentarsi della vittoria (contro anche tedeschi, francesi, inglesi e portoghesi) stringendo la mano a Lenci e infrangendo il protocollo reale. Lippi era l’unico superstite di quella impresa.

«Era il classico viareggino brontolone, ma con un cuore d’oro. E un gran lavoratore. Con noi era sempre disponibile, ci mancherà» è il ricordo degli amici. Lippi faceva il modellatore e per tante volte ha festeggiato la vittoria con i grandi maghi della cartapesta. Ha lavorato negli hangar anche in Cittadella fino agli 2000, per poi dedicarsi al bagno, che ha completamente ristrutturato assieme alla moglie Ida Mazzola. Un piccolo grande bagno dove hanno fatto capolino anche tanti personaggi, tra cui i calciatori Sala e Galante. Quando passava la “barchetta della réclame”, Brunello lo salutava sempre: «Enrico, Duca della baia, muovi l’ombrello» gli diceva. «Ringraziamo lo staff del reparto di oncologia del’ospedale Versilia – dice il figlio di Enrico, Alessandro – per l’umanità e la grande professionalità con cui hanno assistito mio padre. In particolar modo le dottoresse Tartarelli e Donati» Lippi lascia i figli, gemelli, Alessandro e Stefano e i nipoti Eleonora e Niccolò. Sarà sepolto assieme all’amata moglie nel cimitero comunale del Marco Polo.

Dario Pecchia