
Un gruppo di volontari del «Grano» impegnati durante. una raccolta alimentare all’esterno di un supermercato. Queste iniziative, insieme alle donazioni, consentono all’associazione di distribuire cibo ai più bisognosi
L’aumento, in sé, non riguarda grandi cifre. Più o meno cinque famiglie in più rispetto al 2024. Ma quando si parla di "nuovi poveri" il campanello d’allarme suona anche se c’è di mezzo una sola persona. Ad appesantire la situazione ci pensa poi il calo della fornitura di prodotti a causa del lievitare dei prezzi. L’associazione "Grano", sul campo dal 2005, sa bene che l’unica strada è aumentare le attività e sperare che i donatori, privati e pubblici, non manchino mai.
Per questo l’associazione, che ha sede ai Frati ed è portata avanti da una ventina di volontari, ha fissato due nuove iniziative. Il 15 marzo, dalle 8 alle 19, la raccolta alimentare al Conad sull’Aurelia alla presenza anche degli scout della Rocca e dell’Uoei, e il 26 marzo, alle 20, la cena di finanziamento alla trattoria "Da Demè" a Vallecchia. "Siamo passati dalle 95 famiglie del 2024 – spiega l’associazione – alle circa 100 di quest’anno. Vengono due volte al mese, 50 famiglie la seconda settimana del mese e le altre 50 la quarta, per ritirare un pacco con generi di prima necessità. Si spazia dall’olio all’olio di semi, dal riso allo zucchero, e poi farina, pasta pomodori, minestrone in scatola, macedonia in scatola, fagioli, ceci, biscotti, caffè, merdendine, marmellata e molto altro".
Non solo: su impulso della compianta presidente Elena Mancini, scomparsa nel 2023, il "Grano" ritira i prodotti invenduti ogni sera alla Coop di Pietrasanta e quattro volte la settimana a quella di Seravezza (frutta, verdura, gastronomia e forneria). Capitolo donazioni: ci sono quelle fisse ogni mese, "ma sono calate – dicono – a causa del rincaro dei prezzi", quella che arriva a fine anno dal Consorzio mare Versilia, quella imminente dei Lions di Pietrasanta, e la donazione di un anonimo che dà 500 euro (idem ad "Azzurra") tramite la Consulta comunale del volontariato: "È un buono da spendere alla Coalve, dove prendiamo tonno e olio". E ancora: ogni venerdì il Comune, con la "Pietrasanta Sviluppo", fornisce 30 pasti (anche ad "Azzurra" e a don Roberto) e a fine mese arriveranno i detersivi donati da PiùMe. "Il Banco alimentare di Calenzano manda meno prodotti rispetto al pre-Covid – concludono – e pertanto quando le derrate non sono sufficienti dobbiamo comprarle noi". Per la cena del 26 prenotazioni al 339-1936982.