
Il presidio effettuato dalle educatrici e dai sindacati a fine giugno davanti al municipio di. piazza Matteotti a causa dei dubbi sul nuovo bando per l’appalto
Gli stipendi sarebbero dovuti arrivare dieci giorni fa. Invece tutto tace e così per 38 educatrici degli asili nido comunali, più alcuni ausiliari, l’attesa non è ancora finita. Il fatto è che la cooperativa “Compass“ di Massa, a cui fanno capo, ha i conti correnti ancora congelati dal Tribunale di Massa a causa di un contenzioso con una Rsa apuana che si protrae da molto tempo.
Ieri mattina, dopo le ennesime proteste delle educatrici, i sindacati si sono mobilitati con la Cgil che ha chiesto al Comune di versare direttamente gli importi alla “Compass“ in modo che quest’ultima possa a sua volta pagare il personale. "Al Comune abbiamo chiesto l’attivazione del decreto legislativo n. 36 del 2023 e n. 1676 del codice civile – spiega Michele Massari, responsabile provinciale sistema sociosanitario assistenziale, sanità privata e igiene ambientale Fp-Cgil – in quanto ente responsabile in solido per gli stipendi dei prestatori d’opera dell’appalto. Abbiamo inviato la lettera alla luce dell’impegno preso dalla ’Compass’ a provvedere al saldo delle mensilità di giugno previa corresponsione delle somme da parte del Comune. In questo modo si potranno accelerare i tempi". Dell’impasse si è interessato fin dall’inizio anche Marco Morbidelli del sindacato Uil-Fpl e responsabile del terzo settore per la versilia: "Ho parlato con il Comune, ci hanno assicurato che i pagamenti veranno fatti entro la fine di questa settimana". Ed effettivamente il Comune è impegnata da settimane a individuare la soluzione migliore per uscire dall’empasse, nel rispetto delle leggi e delle norme del codice degli appalti. Ma servono impegni concreti dalla “Compass“ che al momento non sarebbero arrivati.
d.m.