REDAZIONE VIAREGGIO

E Moretti non si arrende: "Non ha alcuna colpa"

Il suo avvocato di fiducia Ambra Giovene crede nell’innocenza del suo assistito "Non è stata portata alcuna prova, il verdetto cozza con la realtà dei fatti".

E Moretti non si arrende: "Non ha alcuna colpa"

Nonostante la sentenza di condanna, l’ingegner Mauro Moretti resta fortemente convinto della sua innocenza. E insieme a lui ne è assolutamente convinto il suo legale di fiducia, l’avvocato Ambra Giovene.

Avvocato, come ha preso la sentenza il suo assistito?

"Come sempre l’ingegner Moretti è molto composto nelle sue reazioni. Ho parlato con lui all’esito della Cassazione e continua a mantenere la massima fiducia nella giustizia, ma preferisce non fare interviste, avendo delegato a me ogni commento a questa sentenze che, per quanto mi riguarda, non può che essere un commento molto aspro".

Su quali basi si fondava la linea difensiva?

"Guardi, il problema è che la nostra linea difensiva non è stata presa neppure in considerazione da parte della Cassazione. Continuiamo a ritenere che l’ingegner Moretti non abbia avuto alcun ruolo e che quindi non abbia alcuna responsabilità riguardo a quello che è accaduto a Viareggio. Non è stata esibita una sola prova sulla tracciabilità che ne giustificasse una condanna. A nostro avviso la ricostruzione fatta in Tribunale non ha alcun riscontro con la realtà effettiva. Per questo siamo fortemente delusi dalla sentenza e insoddisfatti".

Adesso come gli altri imputati, eccetto Soprano, tornerà in Appello solo per la riformulazione della pena. Ma teme di seguire la stessa sorte di Soprano e di andare in carcere?

"Purtroppo per Soprano la sentenza è diventata definitiva lunedì sera. Ancora è prematuro pensare all’esito conclusivo per Moretti perché devono essere considerati vari aspetti?"

Quali, ad esempio?

"Intanto che si torna in Appello anche solo per riformulare la pena. Poi, verosimilmente ci sarà anche una nuova Cassazione. Ma per fare una valutazione esatta su quale potrebbe essere lo sconto di pena di cui potrebbe usufruire beneficiando delle attenuanti generiche, bisognerà attendere le motivazioni che dovranno spiegare caso per caso cosa comportano tali attenuanti".

Siete pronti anche a rivolgervi alla Corte Europea?

"Sono valutazioni che stiamo facendo, ma per quelle il discorso è ancora veramente troppo prematuro".

Paolo Di Grazia