
La draga che opera in porto a Viareggio
Viareggio, 6 dicembre 2023 – “Costerà circa 500mila euro l’intervento della draga Aurieldo per togliere i sedimenti dal porto". Lo anticipa a La Nazione il commissario dell’Autorità Portuale, Alessandro Rosselli.
"Affronteremo la spesa – spiega – con i fondi che già avevamo messo in riserva per eventi di questo tipo". La draga, di proprietà della Sales di Roma è arrivata da Piombino e sarà operativa da domani, mare permettendo.
"Le condizioni meteo saranno decisive perché se il mare sarà mosso la draga dovrà rientrare all’ormeggio. Comunque il piano d’intervento – spiega ancor a Rosselli – prevede l’inizio dell’escavo all’interno del porto, dove si hanno notevoli accumuli di sedimenti e poi, una volta resa praticabile quell’area, ladraga si spingerà all’esterno dell’ingresso del porto, e procederà sulla barra sabbiosa prelevando il materiale per scaricarlo al largo, comunque lontano dalla posizione attuale. Se tutto andrà bene, prevediamo di terminare prima di Natale.
La draga Aurieldo presenta le seguenti caratteristiche tecniche: lunghezza fuori tutto: 33 metri; larghezza 7,95 mt.; immersione 1,50 mt.; stazza lorda 93 tonnellate; massima profondità di dragaggio: 16,50 mt.; motori Caterpillar per pompa aspirante e per disgregatore; pali stabilizzatrici lunghi 18,50 mt.; tubazione di mandata diametro 500 mm.
Come funziona il dragagaggio?". Il sistema installato su di una grossa chiatta è del tipo aspirante defluente. Delle pompe aspirano da prua il sedime e lo spingono a poppa da dove parte una tubazione che può raggiungere anche centinaia di metri di lunghezza, per scaricare sul fondale al largo del porto. La capacità va dai 3mila ai 4mila metri cubi al giorno. Tra l’altro, l’intervento è stato di somma urgenza a seguito della mareggiata di inizio novembre. La draga più vicina e resa disponibile dall’azienda proprietaria era posizionata a Piombino e l’abbiamo ingaggiata subito".
Questo dovrebbe essere l’ultimo intervento ’’emergenziale’’ con la recente firma del protocollo tra Regione e Comune è previsto tra i principali intevrenti la realizzazione del sabbiadotto che dovrebbe mettere al “riparo“ l’imboccatura del porto.