Dopo il rogo in Darsena Il piano dell’Authority per migliorare la sicurezza

Il commissario Rosselli: "Le colonnine antincendio inattive non erano nostre. Con Gaia e i Vigili del Fuoco individueremo altre tipologie di presidio".

Dopo il rogo in Darsena  Il piano dell’Authority  per migliorare la sicurezza

Dopo il rogo in Darsena Il piano dell’Authority per migliorare la sicurezza

Lo scorso 25 luglio il devastante incendio per cause del tutto accidentali nel magazzino di un’ azienda di servizio per la nautica proprio nel cuore della Darsena all’angolo fra via Paolo Savia e via Virgilio. All’epoca scoppiò la polemica per l’impossibilità per i vigili del fuoco di utilizzare le colonnine d’acqua presenti in zona. Di chi è la competenza di quelle colonnine? Abbiamo rivolto la domanda al commissario dell’Autorità portuale regionale, Alessandro Rosselli. "Le colonnine antincendio risultate inattive – dice il commissario – non sono state istallate dall’Autorità portuale regionale che, in quell’area non ha in carico alcun contatore dell’acqua. Da approfondimenti normativi effettuati, anche attraverso i professionisti esperti nel settore – afferma Rosselli - è emerso che tali presidi non risulterebbero obbligatori nemmeno in aree artigianali e industriali. Tuttavia vi sarebbe una concreta possibilità di realizzare alcune colonnine antincendio in area portuale, in punti strategici, per il rifornimento della motopompa dei Vigili del Fuoco. Nei prossimi mesi, partendo dalle aree oggetto di interventi di manutenzione già programmata e di prossima realizzazione (fra le quali risulta proprio l’area di via Savi, via del Porto e via Virgilio), inizieremo un percorso con Gaia e con il comando dei Vigili del Fuoco per individuare la tipologia di presidio da prevedere e la sua localizzazione nell’area portuale al fine di dare rapida attuazione a questa possibilità. Innalzando considerevolmente, in questo modo, il grado di sicurezza antincendio nelle nostre aree".