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Dalla metropoli alla montagna. La scelta di vita di un imprenditore: "Le cose essenziali sono qui"

Francesco Compagno, 32 anni, ha lasciato i negozi di ottica a Milano per fare l’apicoltore a Stazzema

Dalla metropoli alla montagna. La scelta di vita di un imprenditore: "Le cose essenziali sono qui"

"In città si trova il superfluo. Le cose essenziali le ho conosciute a Stazzema". Francesco Compagno, 32 anni, milanese, nel luglio 2023 ha dato un taglio netto alla propria vita: ha mollato le due attività di ottica a Milano e a Pavia, la casa sui Navigli e la professione da ottico e optometrista per dedicarsi alla tranquillità della montagna e alla romantica gestione delle sue 20 arnie. A fargli scoprire Stazzema è stata la moglie Claudia Tommasi, figlia di uno stazzemese che, giovanissimo, è andato a lavorare nel capoluogo lombardo. "Mi parlavano sempre dell’Alta Versilia – racconta Compagno – tanto che nel 2019 mia moglie ha deciso di ristrutturare la vecchia casa di famiglia ormai pericolante per dar vita al b&b Convivium realizzando 5 camere. Il suo sogno è sempre stato di tornare nel paese di suo padre e così, dopo i continui spostamenti nel weekend tra Milano e Stazzema, nel 2013 ho deciso di stabilirmi in Versilia perchè qui voglio far crescere nostra figlia Petra. La vita a Milano era diventata complicata, avevo tutto ma anche troppo superfluo e ho sentito la necessità di ricercare l’essenziale. Ho ceduto la gestione dei due negozi e mi sono allontanato dai miei genitori per stare in un paese arroccato sui monti. Non bisogna aver paura di rompere gli schemi". Oggi infatti Francesco fa l’apicoltore e nei terreni vicini alla piazza di Stazzema segue le 20 arnie denominate "Le api di Petra" con l’obiettivo di raddoppiare entro l’estate. "Mi sono iscritto ai corsi per praticare apicoltura biologica certificata – racconta ancora – e attraverso il miele ho fatto conoscere Stazzema ai miei clienti e amici milanesi. Questo territorio si è spopolato e negli ultimi hanni ha perso servizi: non c’è un bar, il panettiere, ogni tanto arriva un ambulante di frutta e verdura o pesce e ci sono tante case sfitte. In poco tempo ho visto Stazzema spengersi e spero di dare un contributo affinchè la generazione di mia figlia torni ad apprezzare posti come questo. Fare impresa a Stazzema è possibile, l’ex ristorante La campana è chiuso da tempo eppure ha un potenziale enorme. Anche gli stazzemesi devono capire che queste zone possono ripopolarsi perchè sono meravigliose: è necessario che qualcuno le faccia conoscere, ed è impossibile non innamorarsene".

Francesca Navari