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Dal rastrello allo spray La nuova vita dei bagnini

Stabilimenti balneari super impegnati nella sanificazione giornaliera. Un onere che tuttavia ricade soprattutto sul personale delle pulizie

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Giorni, settimane, mesi a chiederci come le prescrizioni sanitarie avrebbero influito sul lavoro e la routine dei bagnini. Per poi, alla resa dei conti, scoprire che la categoria più penalizzata è quella... delle bagnine. Dopo una prima fase di assestamento, infatti, il grosso del lavoro extra introdotto in questa strana estate 2020, e cioè la sanificazione di sdraio, sedie e lettini, è stato assorbito bene. Molti stabilimenti sono venuti incontro al personale acquistando dei nebulizzatori elettrici che semplificano il processo in modo radicale. E così, l’incombenza viene ’sfangata’ in modo piuttosto agevole.

"C’è chi sanifica la sera – racconta Marco Mariani, bagnino del Derna in passeggiata –, io invece ho trovato più semplice inserire la sanificazione nella routine della mattina: con il primo giro apro gli ombrelloni, con il secondo sanifico e col terzo pulisco i piattini. Abbiamo quattro file, più o meno sono 10 minuti di lavoro in più". Una situazione analoga si trova al bagno a fianco, il Bengasi: "Anche noi sanifichiamo la mattina – spiega Alessandro Canova, che oltre ad essere bagnino è uno dei titolari dello stabilimento –: con otto file, una persona da sola ci mette circa mezz’ora. In due si sfora di poco il quarto d’ora. Piuttosto, ad essere penalizzato è il personale addetto alle pulizie e alla sanificazione di bagni e cabine: sono operazioni che si fanno la sera, in chiusura, e le bagnine quest’anno vanno via molto più tardi del solito".

Per il resto, la vita sulla battigia non è cambiata più di tanto. Almeno per adesso. "Da qualche anno, a giugno il mare è frequentato soprattutto dal venerdì alla domenica – continua Canova –; il vero banco di prova sarà a luglio e agosto, ma in questa situazione è difficile capire quanta gente ci sarà. Per adesso abbiamo un calo stimabile intorno al 35 per cento: lavorando con clienti dell’entroterra siamo in difficoltà perché non hanno ferie e si rischia che molte aziende restino aperte anche ad agosto. In queste prime settimane, sul mare non ci sono stati problemi: le persone stanno a distanza autonomamente. Soprattutto gli anziani sembrano ancora piuttosto spaventati dalla situazione. In ogni caso, per garantire il massimo della tranquillità abbiamo distanziato le file e tutto sommato è una situazione che ci piace e che potremo replicare anche l’anno prossimo".

"I nostri clienti si conoscono tutti – conferma Mariani – e tra di loro si comportano con attenzione e responsabilità. E’ vero che, fin qui, non c’è ancora stata una giornata caratterizzata da un’affluenza massiccia, ma la logica del distanziamento sembra essere entrata nelle abitudini delle persone. Possiamo continuare a sorvegliare il mare, senza doverci preoccupare di quel che succede alle nostre spalle".

Daniele Mannocchi