Daino travolto dal treno La bestia era sui binari nel territorio di Viareggio fuori dall’area protetta

L’incidente poco dopo le 6 del mattino ha provocato ritardi di due ore. Locomotore danneggiato, passeggeri trasferiti su un altro convoglio.

Daino travolto dal treno  La bestia era sui binari  nel territorio di Viareggio  fuori dall’area protetta

Daino travolto dal treno La bestia era sui binari nel territorio di Viareggio fuori dall’area protetta

TORRE DEL LAGO

Sui binari appare all’improvviso un daino, e il treno lo travolge. Dopo la nuotata di un giovane esemplare nel Burlamacca, ieri è finita male. È accaduto ieri mattina sulla linea ferroviaria nel territorio di Viareggio, fuori dal Parco, poco dopo che il convoglio diretto a nord aveva superato Torre del Lago.

Tutto è accaduto nel giro di pochi secondi. Il regionale coinvolto nell’investimento stava viaggiando verso Viareggio e aveva lasciato la stazione quando è accaduta l’emergenza. La sequenza dell’episodio è rapida: il grosso impatto el frenata immediata. Sono le 6.20 quando il macchinista del Treno Regionale, partito da Livorno per Borgo Val di Taro, in provincia di Parma, è costretto a fermarsi per un insolito ostacolo sui binari. Non è un cinghiale, ma un daino che ha perso l’orientamento in quel tratto della linea ferroviaria, fuori dal Parco di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli, che va verso Viareggio. Il daino è apparso all’improvviso, il macchinista non ha potuto evitare l’impatto e l’animale è finito sotto il treno: è ovviamente morto e ha fatto gravi danni al sistema frenante.

I passeggeri sono stati fatti scendere mentre il treno è è stato fatto indietreggiare verso il deposito in stazione. I viaggiatori, in ritardo, hanno poi proseguito con un altro treno. La linea per La Spezia in entrambe le direzioni ha subito inevitabili ritardi che hanno coinvolto Intercity e treni regionali. La circolazione è tornata alla normalità dalle 8.45. La carcassa del daino è stata recuperata dal personale ferroviario senza che fossero necessari accertamenti veterinari.

Negli anni scorsi, nelle notti d’estate, spesso sui prati della Tenuta Borbone si vedevano i punti rossi dei daini che con l’oscurità si avvicinavano ai luoghi urbanizzati, anche vicino alle reti del viale Kennedy. Di giorno non era raro vederli anche dalle strade che corrono nel Parco nella zona di Vecchiano. Ma ultimamente, come altri animali selvatici, tendono sempre più a uscire dal bosco.

Maria Nudi