Da Rizieri compie 85 anni. Ed è sempre "50 e 50"

Lo storico ristorante-pizzeria è famoso per la cecina, sola o con focaccia. È gestito da Alessio e Luca Frati: a loro è stata tramandata la ricetta tradizionale

Lo staff del tempio della cecina

Lo staff del tempio della cecina

Viareggio, 31 gennaio 2023 - Mercoledì la pizzeria Da Rizieri, storico ritrovo in via Battisti a lato del Comune per chi ama la pizza al taglio e soprattutto la cecina, compie 85 anni. Alessio e Luca Frati e il loro staff, con una grande torta, le candeline e un brindisi, festeggerranno l’anniversario alle 16.

Rizieri Quiriconi fondò il locale (che è anche ristorante, ottimi per esempio i tordelli) il 1° febbraio 1938. All’inizio era la “Gelateria moderna” di Piazza Vittorio Emanuele (oggi piazza Nieri e Paolini) che però tra le specialità proponeva anche “pizza napoletana”, “castagnacci” e “bomboloni”. Da ragazzo aveva già lavorato come garzone di una bottega che vendeva prodotti da forno, girando con le consuete teglie metalliche da 70 cm dove ancora oggi si cuoce la cecina nel poderoso forno a legna della pizzeria. Dal 1938 al 1959 Rizieri Quiriconi mantenne la pizzeria da solo; 1959 gli subentrò Lido Seghetti che mantenne le quote fino al 1983. Intanto nella prima metà degli anni Sessanta erano entrati a lavorare con Seghetti due giovani: Enzo Frati e Dino Franceschini. Questi diventarono anche parenti sposando due sorelle - Sonia e Franca - e nel 1983 divennero proprietari della pizzeria. Poi Dino Franceschini nel 2006 andò in pensione lasciando a Enzo Frati le redini del locale, che avrebbe mantenuto fino al giugno del 2020, quando è mancato all’affetto dei suoi cari. La gestione quindi dal 2014 è affidata ai figli Alessio e Luca e il ristorante che ha nella loro mamma, Sonia, il perfetto direttore della cucina.

La cecina rimane però il monumento: farina di ceci, acqua, sale, olio extravergine di oliva e cottura nel forno a legna. Le dosi però sono segrete: ogni settimana vengono cons umati tra i 60 e i 70 chili di farina di ceci di alta qualità proveniente da Pegli, vicino Genova. Con una storia che arriva da lontanissimo, in perenne sospensione tra leggenda e storia, ieri come oggi la cecina si gusta caldissima, con pepe o senza, da sola o “alla viareggina”, cioè come imbottitura di un trancio di focaccia morbidissima. Il ristorante invece ha in menu baccalà alla livornese, “tordelli” fatti in casa, zuppa di polpo e seppie. "Il nostro orgoglio – racconta Alessio Frati – è senza dubbio vedere che c’è anche chi si fa il selfie sotto l’insegna della pizzeria. La nostra è una clientela varia, formata da generazioni che dagli anni Sessanta arriva sino ai giorni nostri. E se 85 anni dopo l’apertura del locale siamo sempre qui, pronti a celebrare questo traguardo, significa che abbiamo lavorato bene e che la festa del prossimo 1° febbraio sarà anche il modo più consono per ringraziare chi ci ha preceduto".