Corsa rosa? Arrivederci al 2024 Appuntamento nel nome di Puccini

Viareggio e Lucca hanno avviato i colloqui con gli organizzatori per riportare una tappa il prossimo anno

di Antonio Mannori

Non è solo un augurio e una speranza, ma il Giro d’Italia che per due giorni è stato in una terra culla del ciclismo (unico rammarico le condizioni meteo ma su queste nulla possiamo) potrebbe tornare anche nel 2024, l’anno della storica partenza da Firenze del Tour de France. Sarebbe una magnifica doppietta; a maggio potrebbe essere la Provincia di Lucca ed anche la Versilia, il teatro di una giornata con la corsa rosa per celebrare il Centenario della morte del grande compositore e maestro Giacomo Puccini, quindi a fine giugno la Grande Boucle con la tappa inaugurale da Firenze a Rimini. La richiesta a RCS è già partita, nei due giorni trascorsi qualche ulteriore contatto c’è stato, non rimane che aspettare l’ufficialità. E torniamo a Viareggio e Camaiore, le due località che hanno celebrato degnamente l’evento. Lo hanno fatto con entusiasmo, con passione, mettendo in vetrina le rispettive bellezze, già ampiamente conosciute in tutto il mondo. Il mare della Versilia, il lungomare da Viareggio a Forte dei Marmi e fino alla Riviera Apuana, il Carnevale e la sua cittadella, il porto e la darsena, la passeggiata di Viareggio città dallo stile Liberty, gli angoli, i luoghi di Camaiore e del Lido. Questa è una zona, è stato detto nella carovana rosa in questi due giorni, che non può attendere anni per ospitare il Giro. Alle istituzioni, agli sponsor, alle varie categorie economiche e sociali, alle associazioni, il compito di non deludere e di tornare a proporre questo palcoscenico mediatico. "Una tappa a lungo attesa e preparata - ha detto il sindaco viareggino Giorgio Del Ghingaro –. Dai primi timidi incontri a Milano, alla conferma della data; dall’asfalto steso per preparare la passeggiata, alle aiuole in rosa, ai lavori per il giardino dell’ex Casa del Fascio. Tutto andava verso un unico obiettivo: fare bella figura davanti al mondo. La città è stata invasa da sportivi, appassionati, semplici curiosi delle due ruote. In 15mila hanno atteso sotto gli ombrelli aperti la volata finale in piazza Mazzini. Ci abbiamo creduto e lo possiamo dire: Viareggio ce l’ha fatta, ha vinto la sua personale volata".

E l’altra sera a chiudere la giornata in Versilia, varie iniziative, premiazioni, consegna di riconoscimenti per ricordare l’evento. Ieri mattina invece per il ciclismo tornare a Camaiore ed al Lido è stato come essere a casa per i tanti ricordi. In Piazza XXIV Maggio addobbata a festa e in rosa e prima che si svuotasse, tanti ospiti e tanta animazione, fino al raggruppamento dei corridori (142 quelli che hanno preso il via dopo le ultime defezioni legate alla positività del covid con tre corridori italiani positivi, Mattia Cattaneo, Andrea Vendrame e Stefano Gandin. Le maglie del Giro ad iniziare da quella rosa dell’inglese Geraint Thomas davanti al gruppo per le foto di rito con le splendide miss e il sindaco di Camaiore Marcello Pierucci pronto con la bandiera a scacchi per dare la partenza all’undicesima tappa, quella nel ricordo di Fausto Coppi, la più lunga del Giro con i suoi 219 chilometri che ha portato la carovana a Tortona. "È stato un capitolo emozionante, il Giro d’Italia è qualcosa di diverso, il grazie va a tutti i collaboratori, a coloro che hanno lavorato per garantire l’ospitalità. Viva il Giro e viva Camaiore". E l’avvio di tappa è stato "dolce e tranquillo", senza pioggia, sul lungomare: Forte dei Marmi, Marina di Massa, Marina di Carrara, con festa di pubblico a bordo strada per il festoso arrivederci al prossimo anno.