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"Con Elly diamo un verso al Pd" Manfredi: battere destre e populisti

L’ex assessore della giunta Marcucci, confondatore di Articolo Uno, durissimo col passato recente dei Dem "Avevano imbarcato di tutto. Chi era entrato con l’assalto alla diligenza criticava ogni cosa fatta da noi".

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"Finalmente daremo un verso al partito...". Fabrizio Manfredi è un appassionato di politica. L’ha masticata tutta la vita. E anche praticata. In prima linea: da assessore e da presidente del Parco di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli. Sempre a sinistra. Così, oggi, dopo la vittoria di Elly Schlein alle primarie del Pd, ha ritrovato slancio. E, si prepara a mettere in soffitta Articolo Uno e a rientrare nel Partito Democratico. "Resterà un’associazione culturale", precisa lui. Per i più malevoli, in realtà, è già diventata una nuova "corrente" del Pd. Nel frattempo Manfredi, che viene dalla vecchia scuola del Pci, continua a leggere la storia con le categorie della critica tipica di chi sta all’opposizione.

Perché volete dare un verso al Pd, prima non ce l’aveva?

"Non molto".

Eppure da quando è stato fondato (il 14 ottobre 2007) è stato più volte al governo?

"Sì, anche troppo".

Quindi con l’Opa sul Pd qual è il vostro progetto?

"Contro le destre e contro il populismo che qui è un populismo strapaesano, senz’anima".

Ma prima c’eravate voi e la popolazione non vi ha rieletto. "Sì, ma quando il Pd è stato fondato, qui a Viareggio e in Versilia, c’è stato un assalto alla diligenza. Per cui chi è arrivato criticava tutto quello che era stato fatto prima. Poi ha pesato il vento cambiato a livello nazionale".

E dunque?

"Dobbiamo opporci a questa denigrazione indistinta del passato. Modificando il Re Sole, potremmo dire prima di noi il diluvio".

Sì, ma in concreto?

"Ci sono molte cose da cambiare, altre da non fare proprio, alcune da migliorare".

A cosa si riferisce?

"Ai tanti progetti dell’attuale amministrazione. Dallo spostamento di un tratto della Gora di Stiava alla nuova piscina, dal mercato ittico alla riqualificiazione dello stadio, al recupero delle piste ciclabili lungo viale Kennedy o del Piazzone".

Non è d’accordo con i progetti presentati dalla giunta?

"Avrei preferito che venissero date altre priorità, più attenzione ai temi del sociale, dell’inclusività, una maggiore attenzione alle buone pratiche di bilancio".

Per questo c’è il consiglio comunale. E lì che si discutono e si mettono in discussione i progetti...

"Finché si può dobbiamo provarci".

Ci sarà un’opposizione più ’battaglierà’?

"Me lo aspetto".

Il dado è lanciato. Poi, in democrazia, contano i numeri. E anche uno solo in più fa la differenza: per governare o stare all’opposizione.

Tommaso Strambi