Commissione mense. Fioccano le dimissioni: "Non possiamo operare"

Terzo genitore che lascia il ruolo istituzionale in appena un mese "L’assessore non collabora e che senso hanno le visite pianificate?".

Commissione mense. Fioccano le dimissioni: "Non possiamo operare"

Commissione mense. Fioccano le dimissioni: "Non possiamo operare"

Suggerimenti messi in discussione, sopralluoghi troppo pianificati e impossibilità di proporre correttivi. E’ il clima rappresentato dal terzo membro della commissione mensa che si dimette in appena un mese. Dopo Irene Nardini e Valentina Di Paola, adesso è Luca Martis ad aver lasciato l’incarico come commissario votato dai genitori (per la verità un quarto componente da tempo non partecipa ai lavori) "dal momento – ha scritto – che veniamo vissuti come disturbo dalla società appaltatrice e il Comune non sostiene i commissari ma la società". Addirittura nella missiva di dimissioni "i membri della commissione sembrerebbero ospiti indesiderati" durante gli assaggi che sono tenuti a fare. "E’ un’esperienza amara – racconta Martis – che ho voluto fare, con spirito di volontariato, alla luce della mia competenza nel settore. Però gli ostacoli sono stati troppi. La commissione è stata eletta il 25 ottobre ma non ha potuto operare fino al 24 gennaio quando c’era il corso di preparazione obbligatorio, anche se molti di noi erano già stati membri. Poi, mentre in passato si facevano visite ai centri cottura e ai refettori inviando una mail all’istituto comprensivo, da quest’anno ci è stato detto che per regolamento dovevamo mandare comunicazione preventiva anche all’ufficio scuola. Quindi col personale scolastico già preparato che ci aspettava per le verifiche pianificate. Ho fatto presente l’incongruenza all’assessore alla pubblica istruzione Elisa Galleni che si è mostrata irremovibile e quasi infastidita quando nelle riunioni facevo presenti alcuni piccoli correttivi, soprattutto riguardanti le porzioni ai bimbi, visto che la qualità del cibo è buona. Le problematiche avanzate venivano contrastate. Ma non è tutto: una volta ho mangiato assieme ai bambini anche per un contatto diretto con le loro opinioni. La volta successiva, sempre invocando il regolamento che prima evidentemente non veniva applicato, mi è stato detto che non potevo stare seduto ma solo assaggiare i piatti in piedi". Luca Martis racconta anche di quella sua improvvisa espulsione dal gruppo whatsapp dal gruppo rappresentanti di classe delle Don Milani, poi riunitisi con l’assessore per parlare anche di mensa "escludendo quindi il sottoscritto e dimostrando di non voler collaborare ma di voler esautorare i commissari del loro ruolo"

Francesca Navari