"Commiato" a Capezzano . Bene il caro estinto. Male il carro funebre

Residenti e commercianti contestano la costruenda sala dell’ultimo saluto. Nessuno vuole la cappella mortuaria della Miseicordia davanti casa propria.

"Commiato" a Capezzano . Bene il caro estinto. Male il carro funebre
"Commiato" a Capezzano . Bene il caro estinto. Male il carro funebre

“Niente salme lungo la Sarzanese”: la minoranza critica la nascita della futura cappella mortuaria della Misericordia di Capezzano, prevista per la primavera, e i cittadini addirittura raccolgono firme contro.

A volte non sono i vivi, bensì i morti a creare polemiche e, anche se il tema è molto delicato, purtroppo sta sollevando un polverone inarrestabile: sono iniziati infatti i lavori per la nuova camera mortuaria lungo via Sarzanese e residenti e commercianti di Capezzano hanno promosso una raccolta firme per esprimere il loro dissenso. “Una situazione delicata – assicura il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Simone Frugoni – I cittadini si sono rivolti a noi, esternando le loro preoccupazioni riguardo alla collocazione di una struttura così sensibile nelle vicinanze dell’oratorio, che accoglie bambini e ragazzi. Voglio chiarire subito che questa non è una polemica o un attacco all’Amministrazione Comunale né tantomeno alla Misericordia di Capezzano, che gestirà la camera di commiato. Vogliamo semplicemente farci carico delle perplessità emerse all’interno della comunità, per avviare un dialogo aperto con tutte le parti interessate”.

Ma la Misericordia ne ha estremo bisogno, altrimenti le persone non le affideranno più i funerali e per adesso non ha alternative. “Noi non abbiamo per adesso altri immobili – spiega il Presidente Vincenzo Palagi – e questo luogo, acquistato a buon prezzo con i nostri fondi, è estremamente necessario come tutti comprendono. Hanno anche ricevuto la visita di tecnici di una vicina per controllare che tutto fosse regolare: il risultato è stato il disco verde ovvero ‘tutto a posto’. Ma gli abitanti delle case vicine non si danno pace e la questione è diventata politica anche perché proprio qualche politico locale è parente dei proprietari di immobili adiacenti e gli inquilini si lamentano della nuova ‘attività’ che creerebbe maggior confusione e quindi deprezzerebbe il valore delle abitazioni.

Frugoni intende, dal canto suo, proporre un tavolo di confronto, che coinvolga Misericordia, Amministrazione Comunale, residenti e attività commerciali, per valutare attentamente l’opportunità di questa scelta, sia dal punto di vista della sensibilità e della sfera emotiva sia per gli eventuali problemi che potrebbero sorgere, legati alla viabilità della zona per l’afflusso dei parenti dei defunti, le auto, il movimento. “La nostra è una proposta costruttiva, per cercare di dare voce a tutte le parti coinvolte, vagliare le opzioni possibili ed eventualmente trovare soluzioni alternative, che possano soddisfare tutti”, chiude il consigliere.

Isabella Piaceri