Giusto in tempo per la manifestazione dei pescatori di stamani, ieri il commissario Alessandro Rosselli ha caricato sul sito dell’Autorità portuale la "Nota informativa" sul dragaggio in corso. Tale nota, pur riconoscendo l’esistenza perenne della "barra sabbiosa strutturalmente presente all’esterno del porto", addossa alle mareggiate del 27-31 ottobre, 1-5 novembre, 2-23 dicembre e 2-18 gennaio l’insabbiamento attuale, e cita le onde record di 5-7 metri registrate alla Gorgona tra il 3 e 4 novembre, 80 giorni fa. Nessuna colpa è addossata al cambiamento climatico.
La nota dell’Authority riporta tutte le attività: 15 novembre contatto con la Sales, il 23 tavolo tecnico per il dragaggio in "somma urgenza", 5 dicembre arrivo in porto della draga Aurieldo: "Una delle tre draghe di tipo aspirante più potenti in Italia", capacità aspirante 5 mila mc al giorno. Facciamo un paragone con la prima draga che appare cercando su Google: motonave Gino Cucco di Marghera, costruita udite udite nel 1987 alla Sec di Viareggio e ammodernata nel 2002 alla Carmet di Venezia; lunga 66,90 metri con pescaggio 2 metri, aspira 2.500 metri cubi di sabbia e acqua all’ora con una tramoggia da 1.400 mc, la spara col cannone a 1.500 metri, e ha tubi reflui fino a 4 chilometri.
Rispetto a quanto pubblicato in passato l’Aurieldo è incaricata (nella nota le cifre sono stime) di rimuovere 40.400 mc di sedimenti, con una spesa di 820 mila euro e non 500 mila. Ma ecco qualche altro passaggio del commissario: "il rilievo batimetrico di novembre aveva evidenziato un canale di accesso di dimensioni sufficienti a garantire l’ingresso e uscita delle imbarcazioni in sicurezza", quindi d’intesa con la Capitaneria la prima fase ha riguardato "l’allargamento dell’imboccatura". Nella sabbia c’erano pezzi di legno che hanno bloccato spesso l’impianto e intasato le tubazioni. "Il canale ha consentito il transito delle imbarcazioni per il mese di dicembre": una smentita alle parole dei pescatori?
Rosselli aggiunge che il 23 dicembre e il 3 gennaio ci sono state altre due mareggiate che hanno di nuovo modificato i fondali: la rilevazione del 10 gennaio mostrava "una barra sabbiosa molto estesa alla profondità di meno 1,5 metri che aveva invaso il canale d’accesso". Il commissario afferma che la Aurieldo può lavorare con onde fino a 40 cm e "l’ultima finestra operativa è stata dal 10 al 13 gennaio", "è stata aggredita la secca a meno 1,5 metri riportando il fondale a meno 4,5 metri", con "larghezza minima di 30 metri".
Infine il 19 gennaio l’Autorità portuale ha aggiornato il piano di dragaggio: prima sarà eliminata la strozzatura del basso fondale realizzando un canale largo 30 metri e profondo 4,5 metri; poi sarà eliminata la barra sabbiosa fino a meno 4,5 metri per evitare la ricaduta dei sedimenti nel canale; quindi saranno eliminate "due piccole secche" a dritta dell’uscita e gli accumuli intorno al fanale verde. Intanto dal 15 gennaio la Sales ha riparato pompa e guarnizioni e ha ripreso il mare il 21 gennaio (di notte, come dimostrano le foto dei pescatori); ieri era atteso un nuovo rilievo batimetrico. Dal 16 gennaio a ieri, dopo la richiesta della Cittadella della Pesca di far intervenire una draga più grande, resta la disponibilità della Port Authority che sta facendo valutazioni tecniche con la società Ingeo, la stessa chiamata inizialmente al tavolo tecnico della Port Authority per stilare il piano di dragaggio.
b.n.