DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Città Giardino vuole il parcheggio: "Finirebbero code e ingorghi"

Via Turati è stretta e piena di auto lasciate in sosta perché mancano spazi. Gli abitanti invocano una soluzione

Città Giardino vuole il parcheggio: "Finirebbero code e ingorghi"

Città Giardino vuole il parcheggio: "Finirebbero code e ingorghi"

Mentre una cornacchia solitaria fa su e giù nel vasto giardino alla ricerca di possibili prede, agli abitanti delle case circostanti non rimane che guardare la scena e lavorare di immaginazione sul potenziale del “Pesciolino“, che da una vita tutti vorrebbero vedere trasformato in un parcheggio. Le origini del nomignolo sono ignote, ma è così che viene chiamato il terreno privato sul lato sud di via Turati, strada-ombelico del quartiere di Città Giardino tanto trafficata quanto stretta, ingolfata e piena di auto in sosta per l’assenza di parcheggi. L’arteria fa da cerniera mare-monti tra la provinciale Vallecchia (all’altezza dello “Stagi“) e la zona alta, quest’ultima frequentata anche per la presenza dell’asilo nido “Scubidù“.

Ma le sue dimensioni da vitino di vespa, giusto per restare in tema bucolico, ogni giorno causano imbottigliamenti. Non solo quando passa il furgoncino di un corriere o di una ditta, ma anche quando si incrociano due auto. Fino a tre anni fa a tamponare la situazione ci ha pensato un terreno, pure quello privato, incastonato tra il “Pesciolino“ e, verso monti, l’ex parrucchiera per donne. Poi, con la chiusura dell’attività – ormai è rimasto solo il veterinario – è stata messa una catena che rende off-limits quello che funzionava come parcheggio per una decina di auto. "Il ’Pesciolino’ ne potrebbe contenere cinque volte tanto – racconta Sergio – e sarebbe utile per tutto il quartiere. Ormai ogni famiglia ha due macchine, se non tre, e chi non ha posto è costretto a lasciarla lungo via Turati, attaccandola al muro. Cosa che crea intasamenti, soprattutto al mattino e nel tardo pomeriggio quando c’è più affluenza. Oppure, in certe giornate, dobbiamo portarle a 200 metri di distanza, nelle stradine in alto. Niente di stratosferico, ma non sempre risulta agevole".

A differenza degli estremi nord e sud di Città Giardino, cioè l’asse che va dai Salesiani ai Frati, dove i parcheggi non abbondano ma sono garantiti in numero sufficiente, in via Turati e dintorni ce n’è bisogno come il pane. Lo dimostra una raccolta di decine di firme presentata tempo fa ma rimasta in qualche cassetto. Tra gli effetti collaterali c’è anche la classica guerra tra poveri. Succede quando un residente ha difficoltà ad uscire con la macchina dal cancello di casa per colpa di un’auto parcheggiata troppo nelle vicinanze. E così si alza la cornetta, arriva la polizia municipale e scatta la multa. L’unica buona notizia è il dosso che, sempre in via Turati, ha ridotto parecchio il fenomeno dell’alta velocità.