Città amica della demenza Per favorire l’inclusione e combattere la solitudine

La prima in Toscana a ricevere il riconoscimento della Federazione Alzheimer. L’assessora Grilli: "L’obiettivo è supportare i familiari e dare risposte ai bisogni". .

Città amica della demenza  Per favorire l’inclusione   e combattere la solitudine

Città amica della demenza Per favorire l’inclusione e combattere la solitudine

La prima città in Toscana ad essere “Una comunità amica della demenza“. Viareggio, dopo aver costruito un ponte tra Comune e associazioni, ha ottenuto il riconoscimento dalla Federazione Alzheimer che ha ideato la declinazione italiana dell’iniziativa nata in Gran Bretagna. E l’impegno, ora, è educare i cittadini alla malattia e costruire spazi affinché le persone affette da Alzheimer o altre forme di demenza non siano più fantasmi sociali, ma possano uscire, prendere un caffè, incontrare gli altri e partecipare alla vita del loro territorio. "Questo percorso di civiltà – spiega l’assessore al welfare Sara Grilli – è reso possibile grazie alle associazioni, con cui abbiamo aperto un tavolo permanente, e che ci accompagnano in questo progetto che ha una direttrice chiara: accogliere, ascoltare, comprendere e coinvolgere per abbattere il muro dell’incomunicabilità e dello stigma". Con piccoli o grandi iniziative, come “Alzheimer open championship by Challenge Care” il primo torneo di golf inclusivo organizzato la scorsa estate al Cosmopolitan Golf Country Club di Tirrenia, il primo club in Italia a proporre attività gentili.

"Sui campi, accompagnati da istruttori professionisti, si sono incontrate persone affette da demenza – ricorda Giampaolo Bucchioni, presidente dell’Associazione Challenge Care –. Questa esperienza, come ha constatato la commissione medica che ci ha seguito, ha lasciato sensazioni di grande benessere in tutti i partecipanti". E l’obiettivo adesso è allargare questa sensazione, di partecipazione e benessere, alla vita di tutti i giorni. Cominciando dall’ascolto e dal supporto, "Creando spazi dedicati nelle farmacie comunali, dove i familiari delle persone affette da queste patologie – spiega Bucchioni – troveranno tutte le informazioni e l’assistenza di cui hanno bisogno".

E a questo scopo è nata in Versilia l’associazione “Magica“, che riunisce familiari di persone affette da demenza. In quella sigla ci sono anche le iniziali della madre di Veronica Marianelli, la presidente. "Ho attraversato e attraverso con lei questa prova, come caregiver. Quello che accomuna i familiari che vivono questa situazione – racconta – è il senso di solitudine e di smarrimento. Per questo, adesso che ho un po’ di tempo da dedicare, ho deciso di impegnarmi per creare un rete di sostegno per chi, come me, affronta questa situazione". E l’idea è poter entrare nelle scuole, "per raccontare ai bambini, molti dei quali già vivono questa situazione attraverso i nonni, cos’è la demenza e come si può affrontare". Anche l’Auser, insieme alla Misericordia, partecipa al progetto: "Stiamo pensando di riaprire nella nostra sede l’angolo del Caffè dell’Alzheimer – spiega la presidente Manuela Granaiola –. E siamo orgogliosi, grazie all’assessore Grilli, di vivere in una città amica della demenza".