
Il destino di ogni enclave è di pagare, a volte, a caro prezzo il suo scollegamento con il comune di appartenenza. E’ il caso della frazione pietrasantina di Strettoia e dei suoi abitanti che ancora una volta, come a marzo con il lockdown, non sanno come comportarsi quando c’è da far la spesa. Da una parte c’è il Comune di Pietrasanta che consente loro di andare all’Eurospin di Querceta, il più gettonato dagli strettoiesi, o a un supermercato in territorio pietrasantino. A patto di dichiarare, tra le motivazioni, l’urgenza e la necessità di recarsi in quel punto vendita. Attenzione, però: le ragioni legate al risparmio sono considerate inammissibili e in caso di controllo non basteranno a impietosire l’agente con il verbale in mano. Come se non bastasse, a rendere ancor più complicata la vicenda ci pensa l’interpretazione della municipale di Seravezza, secondo cui chi si muove da Strettoia per andare a far la spesa a Pietrasanta rischia la multa.
"Dato che è consentito loro di farlo nel territorio di Seravezza, da considerare in questo caso un’estensione di Strettoia – spiega il comando – non ha senso che attraversino tutta Seravezza per andare a Pietrasanta. Avendo la possibilità di far la spesa molto più vicino, cioè a Seravezza, potrebbero rischiare la multa". Più permissiva l’impostazione di Pietrasanta. "Gli strettoiesi – ricorda l’amministrazione comunale (nella foto il sindaco Alberto Giovannetti – possono far la spesa al supermercato più vicino anche se fuori comune. Nel caso specifico più volte segnalato dai cittadini strettoiesi, possono andare all’Eurospin di Querceta. Così come possono transitare da Seravezza per recarsi ad uno dei supermercati di Pietrasanta. Lo spostamento deve essere autocertificato e la veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi: l’accertata falsità di quanto dichiarato costituisce reato. Pertanto si consiglia di conservare lo scontrino per dimostrare lo spostamento. Lo spostamento è consentito laddove il comune non disponga di punti vendita o sia necessario acquistare con urgenza generi di prima necessità non reperibili nel comune di residenza o domicilio. Non vale la motivazione del risparmio tra gli spostamenti fuori comune".