"Cenatown" non fa bene agli affari

Pietrasanta è diventata un problema per chi vuole comprare casa nel centro storico a causa del pullulare di locali pubblici. I prezzi variano a seconda delle condizioni del palazzo, dell'ingresso, della vista dalle finestre e della strada.

Igor Mitoraj più volte si lamentava di Pietrasanta, seconda dimora del compianto artista franco-polacco a cui la città presto dedicherà un museo, chiamandola con un certo fastidio “cenatown“ a causa del proliferare della ristorazione. Ci aveva visto giusto: il pullulare dei locali è diventato un bel problema per chi vorrebbe comprare casa nel centro storico, il che a volte complica le cose anche agli stessi operatori del settore. "Il prezzo di una casa – ricorda Angela Babboni dell’agenzia ’Arca’ – non lo fa solo l’appartamento in sé, ma anche l’intorno. Sto notando che la gente alla lunga si stanca se sotto casa ci sono locali pubblici, soprattutto quelli che dispongono di tavoli esterni, perché anche quado il locale chiude i clienti rimangono fuori a chiacchierare fino a notte fonda. A lamentarsi di più sono i forestieri storici, che hanno preso casa 30 anni. Il caso-limite è piazza Carducci, diventata una distesa di tavoli da quando è stata riqualificata". Tra gli altri criteri che spostano prezzi e interessi ci sono invece le condizioni del palazzo, l’ingresso, la vista dalle finestre e la strada: non di rado nella stessa via i prezzi possono variare, anche a parità di superficie, per tutti questi fattori.

d.m.