’Caso’ commissione mense: "C’è un clima insostenibile. Impedito ogni suggerimento"

Dopo le dimissioni di tre genitori, interviene il consigliere di opposizione Rachele Nardini "L’assessore Galleni ha sempre negato tutti i nostri interventi per migliorare il servizio".

"Nella commissione mense c’è stato un clima mai visto: in 17 anni non ho mai assistito a sostituzioni e dimissioni di massa". Il ’caso’ mense diventa argomento politico con la consigliera di opposizione (e membro della commissione) che interviene a gamba tesa dopo le dimissioni-sfogo dei genitori Luca Martis arrivate dopo quelle di Valentina Di Paola e Irene Nardini. "Non è possibile sollevare problematiche – protesta Rachele Nardini – senza sentirsi rispondere dall’assessore Elisa Galleni e dalla società Cirfood che nelle mense procede tutto bene. Nei mesi scorsi molti genitori e alunni hanno comunicato ai commissari ed anche a me la poca soddisfazione per il cibo, problemi legati alla pulizia delle stoviglie e altro. Siamo andati ad effettuare i sopralluoghi per verificarlo: la risposta dell’assessore e della società è sempre stata che le nostre rimostranze non erano fondate. Da quest’anno si è poi deciso di applicare alla lettera gli articoli del regolamento come, ad esempio, la comunicazione preventiva al Comune delle visite che eliminano totalmente l’effetto sorpresa e l’assaggio del pasto in piedi a distanza dagli utenti. È stata una richiesta proprio dell’assessore Galleni, mai fatto dagli ex assessori Corallo e Mattugini. L’assessore ha anche preteso che i rappresentati non comunicassero ai genitori l’esito dei sopralluoghi. Perchè imporre questa rigidità e riservatezza? La fedeltà al regolamento non viene però applicata – incalza – dove non fa comodo: vedi la mancata nomina del presidente eletto dai genitori rappresentanti. Siamo arrivati alla fine della scuola con Galleni che ha ricoperto questo ruolo. Aver un genitore presidente rende la commissione autonoma e indipendente. Ai commissari è stato permesso di entrare nelle scuole il 6 febbraio saltando il primo quadrimestre. Tre dimissioni a 10 giorni dalla fine della scuola sono un segnale,un quarto commissario già da un mese si è fatto sostituire dal vice".

Francesca Navari