
Caprone o Tyrannosaurus?. Bambini-giudici "spietati". Classifiche dell’innocenza:: "Ha la panza come papà"
Sono la voce dell’innocenza, di quel che si dice senza preconcetti e senza peli sulla lingua. Puri e spietati "come sono i bambini quando nessuno li guarda", citazione dal film "Elizabeth". Sono loro che guardano i carri e giudicano con carezze e colpi di scimitarra. Fortunata la Fondazione che usa giurati adulti.
Ecco le costruzioni viste attraverso i loro occhi. Viola Vannucci, 6 anni, che solitamente sfila sotto la carretta di Torre del Lago, alterna la maschera da domatrice a quella di Hermione Granger, la maghetta di Harry Potter di cui sembra incarnare alla perfezione la parlantina arguta e coraggiosa, anche nello stilare la classifica dei carri di questo Carnevale. "Il primo posto è del dinosauro, perché sembra che mangi l’uomo. Al secondo i Cinquini, di cui mi piace tutto anche se non molto la Monna Lisa in alto. E a chiudere il podio Vannucci, per il mammuth cucciolo. Mi piace il quadro di Dalì, come sono fatti gli occhi e il quadro dietro, che metto al quarto posto. E al quinto i Breschi, di cui non mi piacciono le persone che sul carro tengono le ragnatele, ma il bambino mi ricorda un ragazzo che conosco. Sesto posto va al polpo del Bonetti, per i colori e per come si muove. Al settimo metterei Lebigre: anche se mi piacciono i colori, devo ammettere, è un po’ bruttino, sembra solo una persona che dorme. All’ottavo il cavallo del Lombardi, sopra c’è mia zia ma le ho detto che sicuramente non vincerà: il cavallo mi piacerebbe anche, ma le figure umane ai lati del carro andrebbero costruite meglio". E l’ultimo? "Allegrucci. Anche se ha i movimenti più belli con le onde che sembrano passare sopra le persone, le maschere non mi piacciono, le sirene sono cattive e gli occhi del bambino che si aprono e chiudono mi danno fastidio, perché sembra farlo a caso".
Dopo le mazzate alla Prima categoria, Viola passa al setaccio anche i carri di Seconda: "Parto dall’ultimo, che è Raciti, perché Gordo apre la bocca come se volesse mangiare tutte le persone. Mi fanno impressione i piatti che gli cascano addosso… e poi ha la panza come il mio papà. Al terzo Borri, di cui mi piacciono i colori del carro ma non gli scheletri e i mostri sullo sfondo. Secondo posto per Tomei, perché i vasi, i topi e gli animali sono belli, ma non la strega. Per me il vincitore è Galli: la volpe e i colori sono splendidi".
Risoluto e sicuro di sé è anche Leone Tinghi che a 7 anni e mezzo s’è fatto la maschera personale: "Sono un astronauta alieno col caschetto, lo zaino fatto di polistirolo, un boccaglio e un walkie talkie". Su carri e mascherate ha idee precise: "Primo posto ai fratelli Cinquini, il caprone è fatto benissimo e poi vedo la denuncia che sta dietro il messaggio del carro. Mi piacciono moltissimo i movimenti di Lebigre, carro che metto al secondo posto per la tecnologia e i robot che ci sostituiranno mentre noi andremo in estinzione. Terzo posto per l’Allegrucci: bello perché i bimbi seguono i loro sogni e noi così ci ispiriamo. Quarto metterei il ragno e il bambino per il messaggio che trasmette, quinto il cavallo dei Lombardi, perché c’è la storia dei “matti“ (così parlani i bimbi, ndr) che mi ha raccontato la nonna. Al sesto posto Avanzini: lo so che Dalì è fissato con gli occhi ma c’è solo un mascherone ed è un po’ vuoto. Settimo il dinosauro. Mi piace il messaggio che non ci accontentiamo mai e diventiamo cattivi, ma solo quel mascherone gigante non mi sa di bello. Al penultimo e ultimo posto il mammuth e Bonetti, perché sono idee già sfruttate".
Non ancora soddisfatto, Leone passa al tritatutto i carri di Seconda: "Prima Borri, perché rappresenta il manicomio e le sale dei pazzi. Secondo Gordo, alcuni di noi mangiano tanto e altri no: è bellino mentre si ingozza. Terza la Kitsune: mi piace la canzone, come quella di un cartone, e l’idea della rabbia, perché ci sfoghiamo troppo, come fa un mio compagno di classe. Ultima la strega perché mi ricorda un carro dello scorso anno. Ora possiamo passare alle mascherate?".
Ma certo, venga avanti la sventurata. "Sono belle – dice Leone – quella di Harley Quinn, del mondo trainato dal bambino, la mascherata delle opere di Klimt e anche i camaleonti con in bocca i politici famosi", risponde in un flusso inarrestabile di parole. Gli adulti restano senza" fiato, qualche carrista sviene.