
Candalla, il tesoro di Camaiore
Per questo viaggio non servono passaporti né biglietti aerei, perché il luogo che andiamo a visitare è proprio di casa nostra, uno di quei tesori della Versilia che regalano pace e bellezza. Siamo a Candalla, a poca distanza dal centro storico di Camaiore, e per raggiungerla si sorpassa la medievale Badia di San Pietro, si percorre qualche tornante e alla vista della storica ferriera Barsi si è già sull’inizio del sentiero. Il Mulino di Candalla risalente ai primi anni del XVI secolo e rimasto in attività fino a qualche decennio fa e un ponte di pietra segnano l’inizio di questa avventura, che regala tuffi nei torrenti di acqua gelida, trekking e infiniti scorci tutti da fotografare.
Una prima pozza profonda accoglie i tuffi di coloro che, sfidando il freddo e carichi di adrenalina, si cimentano in acrobazie per gli spettatori di passaggio. Per chi decide di non fermarsi subito è necessario indossare scarpe adeguate alla camminata e si può proseguire sulla strada sterrata salendo su un sentiero che poi si biforca: a destra si raggiungono le pozze più interne di Candalla, a sinistra si prosegue verso Casoli, il paese dei graffiti. Il percorso a piedi è facile e piacevole perché immerso nella natura e costellato di testimonianze dei tempi che furono, quando le limpide acque del rio Lombricese venivano sfruttate come forza motrice per le attività della zona. Questo luogo facilmente raggiungibile, infatti, si prestava alla presenza di opifici sia per la forza dinamica dell’acqua sia per la facile reperibilità di materie prime come legna e pietra. Tra le attività che ha visto Candalla nel tempo ci sono mulini, polverifici, una ferriera, frantoi, un opificio in cui si trattava la lana per un totale di 20 strutture. Oggi di alcuni, come il pastificio Bertagna e i complessi Benedetti e Pardini, non rimangono che alcuni ruderi che, avvolti dalla vegetazione, contribuiscono alla suggestione del luogo. Questa è amplificata anche da una parete scoscesa che incombe sui camminatori e che spesso è frequentata da esperti climber. Sotto, dove scorre il torrente, è tutto un susseguirsi di pozze d’acqua fredda, cascatelle, piccoli canyon e spiagge di sassi. Mano a mano che ci si inoltra nella vegetazione, la natura si fa più rigogliosa.