
Da sinistra l’assessore Marcucci, Baroni (Soprintendenza), il sindaco Giovannetti e l’architetto Tommasi durante la presentazione del progetto
A quasi cent’anni dalla sua realizzazione, l’ex municipio di piazza Matteotti è pronto a tuffarsi nel suo secondo secolo di vita cambiando fisionomia e contenuti. All’ingresso pensiline e un foyer, al piano terra la nuova sede della biblioteca "Carducci", ludoteca, spazi espositivi e archivio, al primo piano altre sale di consultazione più quella del consiglio comunale, fino a una nuova scala di collegamento tra i piani e un bar nella zona sottostante al posto della Protezione civile. Tre anni di lavori, sulla carta da qui al 2028, per un costo di 4,5 milioni di euro di cui 3 milioni dal ministero, 800mila euro dai finanziamenti legati al risparmio energetico e il resto dal Comune attraverso il reperimento di sponsor. La biblioteca, inoltre, avrà 150-200 posti a sedere, pari al 50-60% in più rispetto all’attuale e storica sede al Sant’Agostino, e potrà contare sul 40% in più di libri.
Seppur guardato in cagnesco dai 1.400 cittadini che hanno firmato contro la sua attuazione, il progetto della nuova biblioteca e del nuovo archivio storico è fatto ora anche di numeri, come quelli snocciolati alla presentazione dei ieri al Sant’Agostino. "Il Museo dei bozzetti e la biblioteca sono sempre più incompatibili – ha esordito il sindaco Alberto Giovannetti – perché gli spazi sono quello che sono. Trasformare l’ex palazzo Littorio significa invece inserirlo in un più vasto polo culturale che nei prossimi anni vedrà la presenza anche del Museo Mitoraj, l’ex Camp e il parcheggio sotterraneo su due livelli al posto dello stadio, con una nuova piazza per eventi espositivi. Senza togliere niente al centro storico, che avrà anzi uno sviluppo maggiore. In futuro riaprirà anche la Rocca di Sala, portando ulteriore ricchezza. Pietrasanta non è solo il centro storico, ma va vista nella sua interezza. Capisco persone ci ha nostalgia del Sant’Agostino, ma dobbiamo essere anche innovativi".
L’architetto Silvia Baroni (Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Lucca) ha parlato di "intervento rispettoso del palazzo storico: il primo passo per la conservazione dei palazzi monumentali è l’uso", mentre l’assessore a lavori pubblici e manutenzioni Matteo Marcucci ha ricordato gli "obiettivi ambiziosi della giunta: ci sono esigenze di accessibilità e spazi che non possono più essere tralasciate". L’architetto Tommaso Tommasi, dell’omonimo studio di Padova a cui è stato affidato il progetto, ha illustrato infine le origini del palazzo Littorio, spiegando che gli elementi innovativi saranno il foyer all’esterno come "cuscinetto" e la scala nuova, sotto quella monumentale.