REDAZIONE VIAREGGIO

"Basta con il depotenziamento dell’ospedale"

Il comitato sanità della Versilia torna a chiedere a gran voce che la gestione della salute sia pubblica e non si facciano ulteriori tagli

Torna alla riscossa il Comitato Sanita’ Pubblica Versilia sullo smantellamento dell’ospedale comprensoriale della Versilia: sono trascorsi oltre quattro anni dalla denuncia che il comitato fece sulla situazione sanitaria locale. E la denuncia oggi si rafforza. "Il nostro Ospedale - grida il comitato - è stato depotenziato a causa della riorganizzazione voluta dal Presidente della Regione Enrico Rossi che ha creato le Aree Vaste Aziendali Usl. La nostra è individuata come Area vasta Nord Ovest. Cosa significa depotenziare un’ospedale: tagliare drasticamente posti letto, reparti, servizi, fino ad arrivare al Piot - Presidio integrato ospedale territorio".

In sostanza il concetto e’ il medesimo: le famose riorganizzazioni, potenziamenti o miglioramenti che si annunciano di continuo, sarebbero solo tentativi per nascondere il loro vero scopo: lo smantellamento dell’ospedale Versilia. "Oggi la situazione è ulteriormente peggiorata: i reparti fondamentali come la Chirurgia sono stati dimezzati. Altri, come Otorino e Cardiologia, sono a rischio chiusura e accorpamento e di oncologia, pneumologia e gastroenterologia si crea una unica area medica dove vengono ricoverate insieme diverse patologie. I servizi essenziali come il centro trasfusionale e anatomia patologica sono trasferiti al laboratorio di Massa. L’unità operativa di ortopedia è ridotta ad un unico reparto perché l’altro è stato destinato ai pazienti Covid. Altri servizi come il centro ausili a Livorno, sono stati appunto spostati. Si continua poi a tagliare, chiudere e spostare reparti, aumentando il carico di lavoro agli operatori sanitari, di per sé già in numero insufficiente, con una ricaduta negativa sul servizio a pazienti e cittadini. Ancora permangono lunghe liste di attesa che costringono, chi può permetterselo, a rivolgersi alle strutture private". Un grido di sdegno e allarme che, dopo la pandemia, si fa piu’ forte.

"Ricordiamo infine che, a seguito della pandemia Covid 19, c’è stata la riorganizzazione del Versilia: è il caso per esempio dei reparti di riabilitazione, trasformati bruscamente in “eccellenze per la rieducazione” dei malati Covid acuti e post acuti - prosegue il comitato -. L’Ospedale unico della Versilia, inaugurato nel giugno 2002 a Lido di Camaiore, definito a suo tempo un gioiello tecnologico, oggi è svuotato nel silenzio assordante dei sindaci versiliesi, primi responsabili della salute dei propri cittadini. Ricordiamo che allora con la chiusura di 4 ospedali, ci fu la promessa ai cittadini che l’ospedale unico avrebbe migliorato e agevolato l’offerta sanitaria pubblica. Dove ci cureremo? Negli altri ospedali i posti letto sono gia’ insufficienti per i cittadini locali". Durante il periodo estivo, il carico di lavoro per offrire un’assistenza sanitaria pubblica adeguata anche ai turisti ovviamente si triplica.

Isabella Piaceri