REDAZIONE VIAREGGIO

Baldoria vietata in tutti i quartieri. Consentita solo quella del Comune

Il provvedimento del sindaco per ragioni di sicurezza e per evitare fumi nocivi vicino alle abitazioni Manzo: " Per accendere i fuochi non venivano più usati i pinugliori, ma pancali, stracci e anche copertoni"

La tradizione delle baldorie risale ai festeggiamenti per la fine dell’epidemia del colera

Viareggio, 4 settembre 2020 - Per “grazia ricevuta” i viareggini accesero un fuoco. Era la notte del 7 settembre del 1854, così omaggiarono la Madonna per aver liberato il borgo di pescatori da un’epidemia di colera, che colpì con impressionante virulenza e uccise oltre cinquecento persone. Da allora si celebra col fuoco – ogni sera, il 7 settembre – il rito della ‘Baldorie’, come manifestazione di festa e di ringraziamento. Nel tempo quelle fiamme hanno perso il partecipato spirito devozionale, diventando una manifestazione di profondo attaccamento alle radici e alla storia della città. Ma quel fuoco, strumento di purificazione e di rinnovamento, nell’anno della pandemia del Coronavirus sembra ritrovare il suo valore originario: una preghiera collettiva, un’invocazione al cielo. La speranza che il contagio possa rallentare, fino a scomparire. Oggi proprio come nel 1954. Però, per arginare gli eccessi in cui, nel tempo, è sconfinata questa tradizione, ormai infarcita di petardi, raudi e non solo, il sindaco Giorgio Del Ghingaro ha deciso di vietare tutte le baldorie, quindi l’accensione di fuochi in tutta la città sia il 7 che l’8 settembre, ad eccezione dell’evento istituzionale organizzato dal Comune davanti al Ponte di Pisa. Dove saranno presenti anche i vigili del fuoco con un autobotte, immediatamente disponibile in caso di necessità dalle 21.30 alle 23.30, e dove è prevista la pulizia gratuita dell’area da parte della Sea Ambiente.

La manifestazione, lunedì, comincerà alle 19 e la baldoria sarà accesa in piazza Melato, all’ingresso del marcato ortofrutticolo. Baldorie vietate dunque nei altri quartieri cittadini, da Torre del Lago al Marco Polo, passando per il Varignano. I ragazzi non potranno accatastare legni e cassette nelle piazze di periferia per poi dargli fuoco, la violazione del provvedimento comporterà una denuncia penale all’autorità giudiziaria. I controlli delle Forze dell’Ordine, anche in borghese, si preannunciano serrati dopo il movimentato episodio dello scorso anno, quando, al Varignano, per un’enorme catasta accesa a ridosso dei palazzi intervennero Carabinieri, poliziotti e vigili del fuoco e non mancarono momenti di tensione con i ragazzi del quartiere. «Un provvedimento che si è reso necessario vista l’usanza di innalzare indiscriminatamente cataste di materiale destinato poi all’accensione – commenta l’assessore alla Libertà Urbana Maurizio Manzo -. Spesso i tradizionali pinugliori vengono sostituiti da bancali verniciati, materiali plastici, vestiti e stracci, fino addirittura ai copertoni. Materiale che, una volta acceso può diventare pericoloso prima di tutto per la vicinanza delle case e delle pinete. Ma anche per le esalazioni tossiche che il fuoco potrebbe emanare». «Si raccomanda a tutti i cittadini di usare il buonsenso – conclude Manzo – e di celebrare la tradizione ma nel pieno rispetto della legge e con tutte la attenzioni del caso».

Martina Del Chicca