Tanti clienti, bagni aperti anche a febbraio

Bar e ristoranti degli stabilimenti tirano su la saracinesca. Qualcuno lavora in costume, mentre altri addobbano a festa

Mare

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Viareggio, 18 febbraio 2020 -  Bagni aperti anche a febbraio? Con il Carnevale si può. Diversi bar e ristoranti degli stabilimenti balneari della Passeggiata hanno tirato su la saracinesca per il mese di Burlamacco, e clienti, turisti e stranieri non sono mancati. Con presenze perfino di americani, canadesi e cinesi.

Il ristorante del Bagno Roma, sabato scorso, ha fatto il botto a pranzo, con 100 coperti e tanti stranieri ai tavoli. “Abbiamo avuto il pieno - racconta la titolare Veronica - e siamo molto contenti, c’è veramente pieno di turisti. Per noi sarebbe meglio organizzare tutti i corsi la domenica"“. Passeggiando in via Barellai, alcuni bagni sono chiusi per lavori, come il Primavera che sta realizzando la piscina. Tra gli evergreen di Burlamacco c’è il Sole, dove vanno a ruba i tipici piatti alla viareggina: spaghetti allo scoglio e fritto misto. “Il sabato lavoriamo meglio con il bar, la domenica con il ristorante - racconta Luca Lippi, da 18 al timone dello stabilimento - ma va molto bene, perché in questi ultimi anni l’organizzazione del Carnevale è notevolmente migliorata. L’alternanza sabato e domenica mi piace, ci vorrebbe solo qualche evento in più per ravvivare i giorni più spenti”. L’intenzione di Lippi è stare aperto anche e marzo e ad aprile, per un lunga stagione di mare fino a settembre. Il bar del Bagno Amedea, completamente addobbato a festa, è un altro habitué di Burlamacco: da 7 anni apre per Carnevale.  

“Tanti clienti estivi ci vengono a trovare e per bere insieme a noi il nostro Mojito quasi a chilometro zero. Carnevale di sabato o domenica? Meglio il sabato, ci permette di lavorare due giorni. Unica pecca di quest’anno? Con la pioggia il Carnevale non va fatto, ci rimettiamo un sacco di soldi” ci racconta la titolare Alice Dinelli. Tra i bagni aperti ci sono anche il Derna, il Florida con la splendida veranda vista mare, l’Alice, il La Pia dove si mangia sotto le tende e con i piedi sulla sabbia, l’Eden, il Perla del Tirreno e il Milano. Anche in pineta diverse attività hanno riaperto: giostre, chioschi e i mitici “Cavallini” di Carlino. Da segnalare la moda sempre più diffusa, soprattutto sui viali a mare, del “botellon”, fenomeno proveniente dalle Spagna: i giovani si ritrovano in gruppi numerosi per consumare all’aperto bevande alcooliche o analcoliche. In Italia è il “porta e mangia” all’aria aperta. A Carnevale si può.  

Dario Pecchia © RIPRODUZIONE RISERVATA