Babbo Natale è indietro con i regali "Pioggia e crisi frenano gli acquisti"

Operatori del commercio preoccupati per l’andamento delle festività: "Ora servono dieci giorni di fuoco"

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di Daniele Mannocchi

Sarà il maltempo che non accenna a dare tregua, sarà la crisi, o più probabilmente sarà una combinazione di entrambe le cose, fatto sta che l’atmosfera natalizia tarda a ingranare. E c’è il rischio che le festività di quest’anno si rivelino in salsa minore. Confcommercio ha condotto un’indagine a livello regionale da cui emerge che i soldi sono sempre meno, e che dunque parecchi toscani preferiscono tenerli nel portafogli piuttosto che spenderli in regali. La spesa pro capite calerà di circa 20 euro rispetto al 2019, ultimo Natale prima dell’epidemia, e ben tre toscani su dieci non faranno alcun regalo (il 71 per cento, contro il 76,9 di un anno fa).

Una situazione difficile per il mondo del commercio, che vedrà una contrazione dei consumi ai minimi storici da 15 anni. Inoltre, sul bilancio generale delle festività pesa il ricorso sempre più massiccio agli sconti della ’black week’, l’ultima settimana di novembre che consente a tante persone di ’avvantaggiarsi’ sui regali di Natale. E così, con i toscani dal braccino (obtorto collo) sempre più corto, le speranze dell’associazione di categoria presieduta da Aldo Cursano (nella foto in basso) sono riposte soprattutto nel turismo, in particolare verso le tante città d’arte della Toscana".

E a Viareggio? Per il presidente della sezione locale di Confcommercio Piero Bertolani è troppo presto per scattare una panoramica esaustiva dell’andamento delle vendite sotto le feste. Ma tra i negozianti, viste anche le previsioni di questi giorni, si respira una certa rassegnazione per la prima metà della marcia di avvicinamento al Natale: il ponte dell’Immacolata è scivolato via tra freddo, pioggia e presenze scarse. E ora le speranze sono riposte nel rush finale, a partire da questo fine settimana. "Per ora la situazione è un po’ fredda – racconta Marco Morgantini di Morgantini Giocattoli, al mercato –, un po’ come il meteo. I nostri clienti hanno preparato le liste già da qualche mese e al momento lavoriamo principalmente su quelle, un impegno che tutto sommato è in linea con gli scorsi anni. Il clima natalizio però ancora non si sente. Per capire come andranno le cose bisogna aspettare il prossimo fine settimana".

Sperando che i ’ritardatari’ si facciano vivi. "La maggior parte delle persone non hanno ancora iniziato a fare i regali – continua Morgantini –, un po’ per i problemi di liquidità con cui bisogna fare i conti, un po’ per un tempo che di certo non invoglia a uscire per andare a fare spese. Sentendo anche i colleghi, mi sembra che queste festività siano partite sotto tono, anche se quella di rinvenirsi all’ultimo è una tendenza che si sta manifestando in questi anni e in generale il lavoro finisce per concentrarsi soprattutto negli ultimi giorni prima di Natale. C’è anche chi si è organizzato e sta venendo a fare acquisti, certo, ma credo che entreremo nel clima solo a partire dal weekend".

Un’atmosfera in linea con quella che si respira al negozio di abbigliamento Le Borsette. "Non sappiamo se sia colpa del tempo o del fatto che i potenziali clienti si ridurranno a fare tutto all’ultimo – spiega la titolare Beatrice Bertuccelli –, ma negli anni passati si viaggiava un po’ più spediti. La speranza è che si cominci a recuperare da sabato e si lavori intensamente per tutta l’ultima settimana prima di Natale. Manca proprio l’atmosfera; tra l’altro, qui al mercato hanno montano le luci di Natale solo da pochi giorni; in più abbiamo tanti negozi chiusi, una cosa che non si era mai vista nel periodo natalizio. Anche stamani (ieri per chi legge; ndr) c’erano tante saracinesche abbassate, e questo ’fa buio’. Inoltre, con questo tempo mancano i visitatori da fuori città. Per il ponte dell’Immacolata non è venuto praticamente nessuno". La speranza è che dopo l’allerta meteo qualcosa cambi. "Servono dieci giorni di fuoco per provare a recuperare".