"Autista minacciata e molestata sul bus"

La denuncia di Regali, segretario di Cub trasporti: "Ogni giorno subiamo aggressioni, è il momento di trovare una soluzione"

Autista molestata

Autista molestata

Viareggio, 9 agosto 2022 - ​L’ultima aggressione risale al 5 agosto. A bordo del bus Lago–Mare, che fa servizio estivo a Torre del Lago, un’autista è stata strattonata e molestata da un uomo che si era imbarcato senza biglietto e che non voleva indossare la mascherina, nonostante sui mezzi l’obbligo di Ffp2 sia stato prorogato fino al 31 settembre. "La collega era sola a bordo – racconta Giovanni Regali, segretario provinciale del Cub Trasporti –; e dopo una discussione, l’uomo, per leggere la targhetta che aveva appuntato sulla camicetta, le ha toccato il seno. Per il resto del servizio, poi, è stata scortata. E alla fine ha chiesto di essere dirottata su un’altra linea". Lo stesso Regali, domenica, è stato affrontato con tono minaccioso da un utente salito a bordo "senza mascherina e con una bottiglia mezza vuota di birra in mano. Avrebbe potuto spaccarmela in testa". Sì, "Siamo esasperati" taglia corto il sindacalista.

Per questo il Cub fa appello ad Autolinee Toscane, affinché spinga per far promuovere la convocazione di un tavolo con il sindaco di Viareggio, con quelli di Lucca e Pisa, e la Prefettura "affinché si cerchi una soluzione al problema e quindi venga garantita la sicurezza dei conducenti e degli utenti. Altrimenti – dice Regali – partiranno le denunce alla Procura". Da anni sia come delegato Cub Trasporti che come conducente, Regali ha assistito ad un verticale peggioramento della situazione. "Credo che adesso si sia toccato il fondo. Non a caso - prosegue – il nostro lavoro è stato dichiarato da uno studio indicato dal Inail, il primo per pericolosità". A qualsiasi fermata, o durante qualsiasi corsa, le possibilità di discutere sono altissime. "Gli stalli che il codice stradale indica come adibiti alle fermate sono praticamente sempre occupati da macchine in sosta. Spesso – racconta il sindacalista – hanno le quattro frecce, ma nessuno a bordo perché l’automobilista è sceso per fare tranquillamente i suoi comodi. Fregandosene degli utenti che devono scendere, e ponendo un ostacolo per chi è sulla sedia a rotelle, per i genitori con la carrozzina, gli anziani... E se provi a suonargli, per fargli notare l’infrazione? O fanno finta di non sentire o si affacciano al finestrino e nei migliori dei casi ti mandano a quel paese. Altrimenti ti minaccino fisicamente prendendo a calci e pugni il pullman".

Regali stende poi un velo pietoso sulla percentuale di utenti che non timbra o non acquista il biglietto per la corsa, "ma questo è un problema che dovrebbe interessare all’azienda. Suggerirei di impiegare quel personale, sono 170 unità, considerato inidoneo per il servizio e purtroppo a casa senza stipendio. Questi lavoratori potrebbero occuparsi proprio dei controlli: sia per i biglietti che per assistere gli autisti a far rispettare le normali regole di civiltà. Da quelle banali, come i ragazzi che vengono dal mare e pretenderebbero di salire senza maglietta, le persone che poggiano i piedi sui sedili, che non vogliono mettere la museruola ai cani, che non indossano la mascherina....", Infine la richiesta ad Autolinee "affinché siano installate le telecamere a bordo, accessibili alle forze dell’ordine quando si renda necessario acquisire prove dei reati".

Martina Del Chicca