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Assemblea comunale Dem: "Basta con le divisioni. Il Pd si apra alla società"

L’intervento della portavoce del gruppo ”Confrontarsi“ Francesca Fruzza "Serve un passo indietro sulle incomprensioni e ne facciamo due in avanti".

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"Mi fa piacere che tu sia qui e di vederti. Negli ultimi tempi non sei mai stata granché presente". È da poco passata la mezzanotte di giovedì sera quando lo sguardo di Federica Maineri, esponente di spicco del Pd viareggino oltre che della segreteria regionale dei Dem targata Schlein, incrocia quello di Francesca Fruzza portavoce del gruppo “Confrontarsi“. Un sguardo intenso. Come un graffio, più che una carezza.

La politica in fondo è passione. Così la bionda Maineri e la bionda Fruzza rappresentano le due facce del Pd. La prima quella della svolta a sinistra interpretata dalla segretaria Elly che voleva superare le correnti e che, invece, ha finito per rianimarle. E la seconda che rilancia l’idea di un Pd "pluralista e, soprattutto, a vocazione non minoritaria". Nel mezzo (verrebbe da dire quasi imbambolati, ma forse è troppo anche nello storytelling di Propaganda live) restano il segretario dell’Unione Comunale Filippo Ciucci e gli altri presenti. All’ordine del giorno, come riporta l’invito arrivato via WhatsApp: la situazione politica nazionale e locale, le iniziative e il piano di lavoro del Pd Viareggio, gruppi di lavoro Pd Viareggio, il tesseramento 2023, la manifestazione nazionale di ieri a Roma e varie. Clamorosamente mancano le eventuali. Ma è solo una distrazione. Perché, poi, la serata è animata soprattutto proprio dalle “eventuali“. A cominciare dal tipo di navigazione da intraprendere. E lo si coglie nell’incipit dell’intervento della Fruzza. "Noi siamo – esordisce – per un Partito Democratico plurale, con sensibilità politiche diverse, regolato da statuti e regolamenti e a “vocazione maggioritaria“".

E perché il concetto non resti avvolto in una nebulosa (vi ricordate i tormenti di Nanni Moretti in Palombella Rossa?) Fruzza rimarca: "le assemblee territoriali e comunali, attraverso il dibattito ed il voto, devono dare l’indirizzo politico da portare avanti al rispettivo segretario che è espressione di una maggioranza assembleare. Non accettiamo che si porti avanti la linea politica che emerge nelle segreterie in quanto organi esecutivi e non di indirizzo. Siamo altresì contrari a confusionarie segreterie numerose che qualcuno può erroneamente scambiare per assemblee ma che non lo sono in quanto costituite su delega del segretario". Insomma, come cantava, Vasco Rossi “C’è chi dice no“. O, meglio c’è chi mette in guardia da una strambata repentina e troppo a sinistra. "Noi vediamo nel “nuovo Pd” più una aspettativa confusa che una realtà concreta, perché trasformerebbe l’attuale Pd in qualcosa di diverso che al momento non ci risulta". E il tempo secondo l’area “Confrontarsi“ stringe. "Riteniamo – sottolinea la portavoce Fruzza – che le elezioni regionali del 2025 potrebbero essere assai difficili e vorremmo difendere anche il sistema sanitario pubblico modello toscano che, nonostante i tagli subiti, riteniamo positivo".

Che fare quindi? "Per noi – prosegue il ragionamento il gruppo “Confrontarsi“ (nomen omen) – sarebbe opportuno trovare accordi senza pregiudizi con tutte le forze politiche, liste civiche, movimenti che si ritrovano su temi comuni che uniscono lasciando i temi che dividono. A Viareggio il Pd alle elezioni amministrative comunali ha fatto un accordo di coalizione di centrosinistra con un programma che l’Amministrazione comunale continua ad attuare". Da qui la richiesta finale: "noi siamo per aprire un confronto anche con le liste civiche della Amministrazione comunale viareggina perché vorremmo portare acqua al mulino per le elezioni comunali e regionali. Gradiremmo un passo indietro su tutte le divisioni ed incomprensioni passate per farne due in avanti".

E visto quello che sta succedendo in giro per la Toscana (da Siena a Firenze, passando per Livorno e Pisa) con un Pd sempre più diviso chissà che ancora una volta Viareggio possa essere laboratorio per un cambio di passo. In fondo, incontrarsi e scambiarsi sguardi è già un bel cambiamento.

t.s.