
Il sole settembrino che avvolge in un tepore rilassante cala a picco su arnie e pollai, api e galline, sulle serre e sul laboratorio del miele. Sembra quasi un’azienda agricola incastonata tra le campagne toscane, se non fosse che siamo in via dei Comparini, la linea di ‘confine’ del Campo d’Aviazione. È la sede del Ceser, dove ieri è stato inaugurato il nuovo "Percorso Insieme 2023-25" dedicato alle persone con disabilità. A fare gli onori di casa è stato il direttore della Zona Distretto Versilia dell’Asl Alessandro Campani, che ha accompagnato il sindaco Giorgio Del Ghingaro in un ‘tour’ tra le molteplicità attività condotte all’interno della struttura. Che sono tante, tantissime, in modo da venire incontro alle specifiche esigenze e sensibilità dei singoli utenti: dalla cucina alla lavanderia, passando per la cura delle api e il laboratorio del miele, la palestra in cui si fa (anche) riabilitazione, i pollai con le galline – si stima una produzione di uova da circa 20mila euro – gli orti, la falegnameria e persino il laboratorio di riparazione delle biciclette.
Già solo l’inaugurazione rende l’idea delle potenzialità della struttura, che già oggi ospita circa 70 utenti. Un numero che può facilmente raddoppiare, e forse anche triplicare. "L’iniziativa nasce da una coprogettazione – spiega Campani –: uno strumento innovativo per poter sviluppare attività e progettualità all’interno dei nostri servizi, tra l’Asl e un’associazione temporanea di imprese con capofila un’associazione di secondo livello, la Fiori di Loto, e la collaborazione, per adesso, di tre cooperative: la Nanina, Millefiori e Calafata. Il progetto ha lo scopo di valorizzare questo centro che è ricco di tantissime attività e che negli anni, a causa della pandemia, aveva perso un po’ di smalto. Ma che oggi vogliamo riportare al centro dei nostri servizi, per renderlo un luogo in cui si rispettano le attitudini, si rispettano le esigenze e i bisogni della comunità che serviamo: la disabilità, la salute mentale, il Serd e una serie di servizi che qui possono accogliere i nostri utenti con una serie di attività di varia natura: all’interno e all’esterno, a contatto con le persone o meno".
"Pensiamo che con questa progettualità si riescano ad avere tre cose – continua Campani –: rispetto degli utenti, una rete che vogliamo sia più inclusiva possibile, e in ultima istanza la possibilità di valorizzare le professionalità che qui si esplicano e che stanno facendo un grande lavoro e sono il vero valore aggiunto di questa struttura, che sentono come propria. Credo con questi elementi sommati assieme si possa arrivare anche a 200 utenti".
Alla giornata hanno preso parte i referenti delle associazioni coinvolte – Raffaello Giannini per Fiori di Loto, Marco Bechini per la cooperativa Calafata, Carla Careddu per Millefiori e Pilade Ciardetti per la Nanina – oltre alla direttrice dei Servizi Sociali dell’Asl Laura Guerrini e i vertici della Fondazione ‘Coesione Sociale’: "Il potenziale è estremamente elevato – commenta il vicepresidente Tiziano Pieretti –; crediamo che il progetto nasca proprio nella direzione giusta, e cioè quella di trovare anche altre aggregazioni, altri momenti e altre persone che possano frequentare il centro. Premetto che 70 persone è già un numero considerevole per un’iniziativa di questo tipo. Noi siamo convinti che anche attraverso il nostro aiuto e la nostra collaborazione, che ovviamente è residuale perché qui lo sforzo è quello quotidiano di tutti i giorni, questa struttura possa esprimersi ancora di più e con numeri veramente alti".
Daniele Mannocchi