Apre i battenti la Casa dei diritti

Inaugurato il centro servizi che sarà gestito dall’Arci realizzato in un immobile confiscato alla mafia

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Inaugurata in via Sant’Antonio 34, la sede della “Casa della legalità e dei diritti”, un appartamento confiscato alla mafia qualche anno fa e ora restituito alla comunità dal Comune di Viareggio, con assegnazione all’Arci. Vi sono diverse stanze trasformate in uffici e una in sala radio web; sul retro ha un piccolo giardinetto, per un totale di circa 100 metri quadrati. Uno stanziamento di 66.894 euro ha coperto i costi del ripristino. L’Arci è stata l’unica richiedente e il suo progetto si è concretizzato ieri. Con la capofila, partecipano le associazioni “Impegnarci”, “Reagisco”, Sankara Football Club che gestisce anche Radio Sankara Web, “Libera” Presidio Rossella Casini, Cro Darsene. Aperto lo sportello Lgbtq+ FreeToBe. Le attività saranno finanziate grazie contributi della Fondazione Banca del Monte di Lucca, dell’8 per mille alla Chiesa Valdese, del Comune di Viareggio e dei Lions Versilia.

Jan Vecoli, presidente di Arci Lucca Versilia, ha illustrato le finalità della casa, tra cui promozione e sostegno su temi quali la differenza di genere, la lotta alla mafia, l’accoglienza dei migranti, la lotta all’usura. La “Casa” ha tra i molti obiettivi la socializzazione, incontri conoscitivi, la web radio Sankara partita in questi giorni, uno sportello di ricerca abitazioni in affitto, l’assistenza e l’indirizzo ai giovani “Neet“ che non lavorano, non studiano, non fanno formazione. La vicesindaca e assessora al welfare e al sociale, Federica Maineri, ha ricordato l’impegno dell’amministrazione per il progetto: "Una risposta concreta alla necessità di molte realtà associative di avere spazi dove poter promuovere le proprie attività e servizi in favore della comunità. Importante a maggior ragione perché un edificio confiscato alla mafia viene utilizzato per incentivare la partecipazione e la cittadinanza attiva. Un contenitore polivalente in cui garantire una serie di servizi ed una progettazione condivisa di attività di carattere sociale, culturale e ricreativo legate al tema dei diritti e della legalità. Un messaggio importante, un simbolo per tutta la comunità".

Il questore di Lucca, Alessandra Faranda Cordella, ha ricordato che "uno dei compiti della Polizia di Stato è quello di aggredire i patrimoni delle mafie. Lavoriamo con le associazioni e andiamo nelle scuole per fare sentire l’impegno dello Stato. La sicurezza è una condizione che spetta a tutti perseguire. Noi ci siamo così come i Carabinieri e la Guardia di Finanza e con i cittadini abbiamo un dialogo sempre aperto". L’assessore regionale Stefano Ciuoffo ha sottolineato che "la Regione c’è sempre quando si tratta di intervenire sulle politiche sociali, verso le associazioni e in questi anni le risorse impiegate sono state un esempio. C’è molta sinergia tra i vari soggetti che lavorando insieme, portano a risultati tangibili come questa bella realizzazione. La legalità è un bene assoluto, e anche questa sede fa ben sperare. In Toscana ci sono circa 400 beni confiscati alle mafie e ci stiamo impegnando al massimo per realizzare tutti i progetti approvati".

Gli orari degli sportelli sono, da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 13. Lo sportello immigrazione del Comune gestito da Arci ha il numero 0584 – 46385.

Walter Strata